La risposta al designatore che pochi giorni fa lo aveva invitato ad abbassare i toni. Poi la spiegazione su come gestirà Vlahovic e Koopmeiners
Come vincere i big match, in questa nuova Serie A, l’ha già sperimentato. Ma, il pareggio di Verona, le stanchezze della Champions e il primo tour de force hanno già condizionato la Juventus che non sembra più brillante come all’inizio. Igor Tudor, dopo una settimana ricca di polemiche per gli episodi da moviola al Bentegodi, si presenta in versione calma e pacata in conferenza stampa ma coglie l’occasione per lanciare un messaggio a Rocchi. Domani alle 18:00, all’Allianz Stadium, la Vecchia Signora sfiderà l’Atalanta dell’amico Juric (“È un mio amico, ma non il migliore, è bravissimo ma sottovalutato”) e tenterà di inseguire la vetta sperando in un passo falso degli azzurri nell’altro big match contro il Milan. Come battere la Dea, le probabili formazioni e la verità su Vlahovic.
La risposta di Tudor a Rocchi
“Tudor ha ragione ma ora abbassi i toni”. Pochi giorni fa a dar ragione al tecnico bianconero, sugli episodi da moviola di Verona-Juventus, era stato proprio il designatore arbitrale di Serie A e Serie B: Gianluca Rocchi. Il croato non vuole alimentare la polemica: “Io non rispondo niente, già si è parlato tanto. Mi hanno comunicato questa cosa, si va avanti, sono cose di calcio non ho niente da aggiungere”.
Come Tudor gestirà Vlahovic fino a gennaio
Manchester e Chelsea sono alla finestra per Vlahovic che sembra non trovar pace in bianconero. Dopo una focosa estate tra tira e molla con la Vecchia Signora, Dusan Vlahovic è stato capace di smentire tutti in avvio di stagione, segnando a raffica ogni qualvolta è subentrato dalla panchina. La Juventus, però, valuta seriamente la cessione anticipata del serbo a gennaio pur di non perderlo a zero.
Spiega Tudor in conferenza stampa su come intende gestire il numero nove bianconero da adesso in poi: “Ci penso, ci provo, si parla, si ragiona, si sceglie. Con la sua media sono contento, felice, a volte lui parte… Ho 3 attaccanti forti e si sceglie in base alla partita. I due nuovi devono ancora conoscersi, ci sarà spazio per tutti. Bisogna scegliere il giusto, sarà lunga, bisogna sbagliare il meno possibile su chi far partire e chi far finire nella partita. Sono 3 giocatori forti”.
La probabile formazione della Juventus per l’Atalanta
Nella top 11 contro la Dea, Juric perderà un suo punto di riferimento in avanti: si tratta di Conceicao. Spiega il tecnico bianconero: “Chico ha avuto un problemino, ha avuto qualche acciacco e vediamo ancora domani.”
Tudor, inoltre, spiega come intenderà gestire Koopmeiners che ancora non brilla in bianconero nonostante il campo posizione: “Io faccio giocare tutti i centrocampisti, non solo lui. Là si può crescere, in quella zona. Tutti quelli che stanno giocando in quei ruoli stanno lavorando con la voglia di dare qualcosina in più”. Ed, infine, sul neo acquisto Zhegrova sembra rientrato l’allarme: “Sta lavorando, niente di particolare”.
Tudor non è preoccupato per la situazione fisica della Juve
I primi segnali di resa, nella sfida contro il Verona, si sono fatti sentire eccome. La Juventus è apparsa stanca, confusionaria e poco precisa in fase difensiva (punto di forza dell’inizio della scorsa stagione). Ma, per il tecnico bianconero non c’è nulla di cui preoccuparsi: “Sono in fiducia. La squadra sta bene, è totalmente un calcio diverso giocare 3 partite a settimana invece di una. Ci sono tante dimostrazioni nel passato e nel presente. A certi giocatori non vuoi rinunciare mai… Poi durante la partita ti rendi conto che era meglio quello. Qualcuno può anche giocare 50 partite. Anche altre squadre hanno questi problemi”.
Tudor manda un messaggio a Conte e Allegri
Occhi puntati anche sul big match Milan-Napoli. La Juventus aspetta un passo falso dei partenopei. Ma alla domanda se Tudor senta Conte, spiega il tecnico bianconero: “Non ci sentiamo, ci siamo visti in passato qualche volta. Basta vedere la bacheca di trofei, hanno vinto e sono due persone di valore che fanno bene al calcio. Sono diversi e sono un bene per il calcio italiano”.
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