L’americano rientra dall’inizio, segna due gol e dà un assist a Fofana: sale a 3 reti, come Marcus Thuram. Pochi dubbi: è un titolare. Quando esce, tiene alto il morale di Gimenez con una frase
Cioccolatini in omaggio da Hershey, Pennsylvania, la patria del cioccolato e di Christian Pulisic. CP11 è tornato titolare dopo due partite ed è sempre lui: impressionante per continuità. L’Udinese la mette sul fisico e gli aggiorna il conto dei lividi – fallo di Kristensen, fallo di Ehizibue, contatto con Zarraga – ma Pulisic si rimette in piedi e tiene in piedi il Milan: due gol e un assist a Udine, campo tutto tranne che semplice.
capocannoniere
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Due dati, per inquadrare la questione. Pulisic è l’unico giocatore ad avere 25 gol e 15 assist nelle ultime tre stagioni di Serie A. In 105 partite complessive con il Milan, ha segnato 36 gol con 24 assist. Detto male: in una partita su due, incide sul tabellone. Per quel che vale, in questo sabato sera di settembre è capocannoniere del campionato: 3 gol come Marcus Thuram. Un piccolo regalo di compleanno in ritardo: CP ha festeggiato giovedì, giorno in cui ha compiuto 27 anni.
la sua partita
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Pulisic è impressionante per come tiene alto il livello in qualsiasi situazione. Quando il Milan faticava con Pioli, Fonseca o Conceiçao, lui reggeva la squadra. A volte con Reijnders, a volte con Leao, a volte in solitudine. Ora che il Milan si trova, CP aggiunge ritmo, qualità e gol pesanti. A Udine è sembrato reattivo come nei momenti buoni, quando serviva ha giocato con i compagni e soprattutto si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto davanti a Sava. Prego considerare che, nell’azione del 2-0 di Fofana, Pulisic si era procurato un rigore. C’è un sospetto: che nel 3-5-2 di Allegri si trovi ancora meglio che da attaccante esterno.
le sue frasi
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Pulisic a fine partita ha parlato a Sky: “Ho preso molte botte ma sto bene – ha detto -. Siamo molto solidi dietro, con cinque difensori facciamo molto bene. Abbiamo una grande squadra, ora è importante trovare continuità, fare le cose bene gara dopo gara”.
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pulisic psicologo
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Alla fine, c’è una traccia bonus, come nei dischi. Christian è uscito assieme a Gimenez, decisamente più triste di lui per l’ennesima serata senza gol. Pulisic avrebbe potuto festeggiare con i compagni, guardarsi intorno, godersi la serata. Invece è andato da Gimenez e gli ha chiesto scusa: “I am sorry”, per un passaggio non arrivato a destinazione in un’azione in cui il Bebote avrebbe potuto sbloccarsi. Anche per questo, trovare qualcuno che parli male di CP11 è come cercare una sua partita giocata davvero male: molto difficile.
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