“Torino è una città bellissima, il
Toro ha una grande storia: tutti si sono rivelati gentili e
accoglienti, mi sento a mio agio qui”: così il nuovo
centrocampista granata, Tino Anjorin, si presenta ai suoi
tifosi. “Mi chiamo Tino in onore di Asprilla, era il soprannome
di mio papà che faceva il calciatore anche lui e mi hanno
chiamato così – aggiunge ai canali ufficiali del club di via
Viotti – mentre mio fratello si chiama Zico: in famiglia andiamo
davvero pazzi per il calcio”. E sulla sua carriera: “Ringrazio
tanto mio padre, senza i suoi sacrifici non sarei arrivato fino
a qui – conclude Anjorin – e l’esperienza al Chelsea mi è
servita tanto: sono migliorato giocando con grandi campioni e
con Lampard come allenatore, credo che la forza mentale sia
fondamentale per chi gioca a calcio perché siamo sempre sotto
esame”.
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