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Torino, una nuova Primavera sotto il segno di Tufano

October 23, 2024 | by allcalcio.it

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Oggi la classifica è bellissima. Certifica, infatti, un periodo davvero ricco di risultati positivi: quattro vittorie consecutive in campionato non si ottengono per caso. L’attuale secondo posto del Toro, a pari punti con la Lazio e distante appena tre lunghezze dalla Fiorentina capolista, rappresenta un piazzamento di cui essere orgogliosi. Ma attenzione ai voli pindarici: i granata stanno ancora vivendo una fase di assestamento e gli alti e bassi faranno parte del percorso, soprattutto nel breve periodo. Già, perché il Toro rispetto alla scorsa stagione ha cambiato tantissimo. A partire dall’allenatore: Giuseppe Scurto conosceva a menadito vizi e virtù della rosa poi passata nelle mani di Felice Tufano, un allenatore che conosce benissimo la categoria e che si è calato nel contesto alla perfezione. Come meglio non avrebbe potuto, perché ha avuto il merito di mantenere l’equilibrio anche dopo il 5-3 subito a Verona il 16 settembre. Non era facile, ma sicuramente l’esperienza nel mondo del settore giovanile lo ha aiutato a non essere travolto dagli eventi, senza farsi condizionare anche dalla gestione di alcuni giocatori. Balcot, Ciammaglichella e Njie sono ormai della prima squadra: quando li avrà a disposizione ne sarà contento, altrimenti amen. Con questo principio ha costruito il Toro che, per esempio, ha vinto il derby: ha lavorato su alcuni principi di gioco, ha messo a posto la fase difensiva e ha cercato di schierare una squadra con due punte che agissero con movimenti simili a quelli che chiede Vanoli ai grandi. Così Franzoni e Raballo, insieme, hanno saputo reggere l’assenza di Gabellini, volato a Cagliari e dunque indisponibile per la gara finora più importante disputata in questa stagione.