Premier League: Tottenham, Aston Villa e Manchester United vincono
October 19, 2024 | by allcalcio.it
Garnacho e Højlund rialzano lo United col Brentford. Gli Spurs vanno sotto, poi rimontano con Kulusevski e Bissouma: 4-1 al West Ham
L’inattesa sconfitta dell’Arsenal a Bournemouth, la prima stagionale per i Gunners, è l’highlight del sabato dell’8ª giornata di Premier. Rilevanti anche il ritorno al successo del Manchester United, la vittoria dell’Aston Villa che martedì aspetta il Bologna in Champions e il trionfo del Tottenham nel derby di Londra col West Ham. Domani il match clou Liverpool-Chelsea e Wolverhamtpon-Manchester Cityy.
Bournemouth-arsenal 2-0
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Sorpresa sorpresa: l’Arsenal deraglia. In casa del Bournemouth i Gunners incassano la prima sconfitta stagionale, un 2-0 conseguenza anche dell’espulsione di William Saliba, cacciato alla mezzora del primo tempo per aver interrotto una chiara occasione da gol. Saliba non ha solo compromesso la partita in casa delle Cherries, alla seconda vittoria in tre gare, ma rimarrà fuori anche per le prossime tre gare saltando le sfide di Premier con Liverpool e Newcastle. L’Arsenal ha meritato di perdere: i Gunners non sono riusciti a riprodurre la magia delle altre due volte in 10 contro 11 (pari in rimonta col Brighton e incassando il 2-2 solo nel recupero in casa del City), sono andati in difficoltà anche se Arteta ha ripristinato subito la difesa a 4, rimpiazzando Sterling (titolare al posto dell’infortunato Saka) con Kiwior, e sono riusciti a tirare in porta solo una volta, di gran lunga il minimo stagionale. Anziché passare la prima notte della stagione in testa alla Premier da solo, Arteta deve chiedersi cosa non abbia funzionato e quanto questa sconfitta possa pesare nel duello con Liverpool e Manchester City, che devono ancora giocare. Il Bournemouth aveva perso tre delle quattro precedenti uscite: Irarola è stato bravo a cambiare la squadra dopo un primo tempo anonimo, trovando nei sostituti Christie e Kluivert non solo i due gol (vantaggio al 70’. 2-0 al 79’ su rigore) ma gli uomini giusti per far svoltare la squadra verso una vittoria più che meritata
Manchester United-Brentford 2-1
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La meglio gioventù torna a far sperare lo United. Sono Alejandro Garnacho e Rasmus Højlund nella ripresa a raddrizzare la partita contro il Brentford e a regalare a Ten Hag la prima vittoria in Premier dopo un mese e la prima a Old Trafford in campionato dopo più di due. Il fatto che a firmarla siano due dei tre giovani gioielli su cui la nuova proprietà Ineos e il tecnico olandese confermato nonostante le critiche vogliano costruire il futuro della squadra, non fa che rafforzare l’idea che forse non è tutto da buttare. Lo sarebbe stato se i Red Devils non avessero ribaltato il vantaggio delle Bees, avanti non nei primi 100 secondi della partita come fatto nelle 5 precedenti esibizioni ma con un colpo di testa di Pinnock al quinto di recupero del primo tempo, con De Ligt fuori dal campo per farsi curare un profondo taglio alla testa. Ten Hag nella ripresa trova le parole giuste, perché ad inizio ripresa Garnacho pareggia e al 62’ Højliund completa il ribaltone con uno splendido pallonetto. Una vittoria contro il Brentford non basta ovviamente a dire che i guai dello United siano finiti, anche perché 11 punti in 8 partite sono ben lontani da quello che i Red Devils vorrebbero: il successo però è l’ennesimo tentativo di voltare pagina, di costruire quel qualcosa di importante che Ten Hag sogna da tempo.
Fulham-Aston Villa 1-3
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Il Bologna è avvisato. Con una bella rimonta, l’Aston Villa passa in casa del Fulham e raggiunge il Manchester City in classifica a quota 17 punti col suo nono risultato utile in tutte le competizioni. L’unica nota stonata per Emery è l’espulsione nel finale di Philogene, cacciato per due cartellini gialli rimediati in 5’. Quella di Craven Cottage non sarà stata una partita perfetta, con Martinez che ci ha messo del suo ipnotizzando Pereira dal dischetto salvando il momentaneo 1-1, ma conferma la solidità dei Villans, che in Premier finora hanno perso contro l’Arsenal, e prepara nel migliore dei modi la visita del Bologna martedì al Villa Park nella terza giornata di Champions. La squadra di Emery è stata brava a reagire al gol iniziale di Jimenez, servito direttamente dal suo portiere Leto, trovando già al 9’ il pari con Rogers (quanto è cresciuto) e poi cambiando volto alla partita nella ripresa prima con un gran colpo di testa di Watkins e poi, dopo il rosso ad Andersen, con uno sfortunato autogol di Diop. L’Aston Villa ha vinto 7 partite su 9 nella sua serie positiva, il Fulham invece è andato k.o. per la seconda gara di fila.
Tottenham-West Ham 4-1
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Nove minuti di follia. Sono quelli che servono al Tottenham, a inizio ripresa, per segnare tre gol e fare a pezzi il West Ham e prendersi un derby di Londra. Sono quelli che servono agli Irons per mettere ulteriormente in dubbio il futuro di Lopetegui, che ora viaggia con 8 punti nelle prime 8 partite di Premier con una squadra che negli ultimi due mesi ha vinto solo una volta e che ha devastanti passaggi a vuoto come quello tra il 52’ e il 60’ di cui gli Spurs hanno approfittato per trasformare una partita equilibrata in una vittoria netta. E dire che il West Ham era andato avanti per primo, al 18’ con Kudus, prima di essere raggiunto al 36’ da un bel gol di Kulusevski e ribaltato in quei nove minuti di follia da Bissouma (su splendido assist di Udogie, che si fa così perdonare l’errore sul vantaggio ospite), da un autogol di Areola in collaborazione con Todibo (il difensore che la Juve ha a lungo inseguito in estate è stato un totale disastro) e poi da Son, rientrato in grande stile dall’infortunio. Il Tottenham ha confermato che gioca un calcio tra i più belli della Premier, uno stile che può essere improduttivo ma che quando trova il gol non smette più di fare male. Il West Ham ha confermato di essere in difficoltà, che l’era Lopetegui è cominciata nel modo sbagliato e che se le cose non cambiano in fretta in campo a pagare per tutti potrebbe essere il tecnico. Lopetegui avrà una difficoltà in più: per le prossime tre partite non avrà Kudus, il migliore fin qui cacciato nel finale al Tottenham Stadium per aver messo nel mani in faccia a Van de Ven e Sarr dopo un accenno di rissa.
le altre
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Il Newcastle non riesce ad accendersi e cade 1-0 in casa col Brighton: il gol di Welbeck al 35’ regala ai gabbiani (ora a 15 punti) la seconda vittoria di fila e lascia Tonali e compagni a quota 12 e senza successi da quattro partite. In coda Ipswich e Southampton restano senza vittorie: i Tractor Boys cedono in casa 2-0 all’Everton, che ora non perde da 4 partite; i Saints si fanno stendere 3-2 al 98’ in casa dal Leicester, con le Foxes alla seconda vittoria di fila.
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