La Juve di Dortmund sembra una squadra vera

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Tudor ha già plasmato un gruppo solidale e non più anarchico. Tanti progressi, ora soprattutto serve una punta come Kolo Muani

La prima Juve di Allegri era nata giusto a Dortmund, una di quelle partite con cui cominciano i grandi cicli, un 3-0 nel tempio del muro giallo dopo il quale i bianconeri si sentirono forti per davvero, arrivando a giocarsi la finale contro il Barça di Messi, Suarez e Neymar. Qualsiasi parallelo tra un ottavo di Champions e un’amichevole d’agosto sarebbe folle, lì c’erano Pogba, Tevez, Pirlo e la Bbc, però non va minimizzata la suggestione di questo successo bello e sorprendente contro il Borussia semifinalista mondiale, nel suo fortino quasi inespugnabile. La Juve è sembrata squadra vera, combattente e brava a cogliere l’attimo in ripartenza, con Yildiz fuori categoria, Cambiaso goleador, Locatelli propositivo e Bremer indispensabile anche a mezzo servizio. 

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