Sassuolo da favola: la A in tasca tra i record e il futuro è già iniziato

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L’ennesimo scatto, numeri mai visti: sarà un vero trionfo. A gennaio innesti di prospettiva, poi Palumbo e… Berardi

Giornalista

Per il passato, per il presente e per il futuro. Il Sassuolo credeva di vivere una stagione da incubo in Serie B dopo gli anni di gloria in A e invece la sta trasformando in qualcosa di speciale: sta battendo i record del campionato, sta conquistando una promozione trionfale e sta gettando le basi per il ritorno nella massima serie. Ovvio: guai a dirlo perché nel club si ragiona come se tutto fosse ancora da costruire… Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti. I 2 punti guadagnati nell’ultimo turno su Pisa, Spezia e Cremonese sono stati l’ennesimo scatto. A questo ritmo non si resiste.

gli esperti

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Ne abbiamo parlato con tre allenatori. Giuseppe Iachini ha allenato il Sassuolo e conosce l’ambiente: “Stanno facendo un grandissimo percorso, nato da una società super, con un d.s. come Palmieri che al primo anno si è dimostrato all’altezza. Vinceranno il campionato e si faranno trovare pronti per la A: di sicuro la B è diversa, ma a questa squadra non servirà molto per giocarsela anche sopra”. Lo conferma Cristiano Lucarelli: “E’ una squadra che già così può fare la A, con giocatori che farebbero ancora meglio di quanto stanno facendo ora: con le poche pressioni che ci sono, basterà poco per rifare la A in maniera serena”. Ma come nasce questo dominio? “E’ una squadra costruita bene e allenata bene, come intensità ha qualcosa in più, con giocate ad alta velocità che fanno la differenza”. Normale pensare a Mimmo Berardi e lo fa Pasquale Marino: “Tutti questi giocatori conoscono la A, bastano pochi innesti in ogni reparto. Una volta metabolizzata la delusione per la retrocessione è emersa la qualità della squadra e il recupero di Berardi ha fatto fare il salto di qualità definitivo: ogni volta che tocca palla crea un pericolo”.

Il cammino 

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L’ultima partita è stata emblematica riguardo la potenza del Sassuolo. Il Brescia l’ha messo in difficoltà, la squadra di Fabio Grosso ha vacillato ma ha retto, ha gestito la partita e ha trovato le due fiammate per vincerla. E non è la prima volta che succede. Intanto segna da 19 gare di fila e in B non c’è mai riuscito nessuno, ha vinto le ultime 10 partite in casa e sta contendendo a squadre manifesto del torneo (il Benevento di Inzaghi, o l’Empoli di Andreazzoli) diversi primati in fatto di gol, punti e vittorie. Insomma, dopo il rodaggio delle prime 4 partite (5 punti), è stata una cavalcata trionfale. Un esempio? Alla 4a giornata era arrivato il pesante 1-4 in casa con la Cremonese, che adesso è distante ben 20 punti. Determinante è stato il rientro di Berardi dopo i mesi di assenza per infortunio, ma tutta la gestione del d.s. Francesco Palmieri con Grosso ha contribuito a smussare prima i malumori di chi sarebbe voluto andar via e poi a motivare tutti per scrivere questo capolavoro.

i progetti

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Saranno loro due a costruire il Sassuolo per la Serie A. Anzi, la società ha già cominciato a farlo, visto che a gennaio ha inserito ben 5 rinforzi, alcuni dei quali utili in ottica futura: Bonifazi e Velthuis dietro, Mazzitelli in mezzo, Verdi e Skjellerup davanti. Non se ne vedeva la necessità per l’immediato, ma in prospettiva sì. Così come l’operazione-Palumbo con il Modena, non andata a buon fine nell’ultimo mercato ma pronta a essere servita in estate. Gli esperti, come detto, dicono che basta poco. In realtà c’è una partita apparentemente banale che ha lasciato il segno: quel 6-1 subìto a San Siro con il Milan il 4 dicembre ha ricordato al Sassuolo cos’è la Serie A. Quindi la società non resterà incantata da questa stagione, pur da incorniciare. Se le prossime due partite andranno bene, si comincerà a programmare: venerdì a Marassi, il sabato successivo in casa con il Pisa nell’ultimo scontro diretto (un solo punto con lo Spezia nei tre precedenti). Un’altra accelerata e si penserà al domani. Con la solita domanda che tornerà a rimbalzare: cosa farà Berardi



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