Serie A, Genoa-Venezia 1-0: Pinamonti, Cornet

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Gioco spezzettato nel primo tempo, qualche occasione nella ripresa, ma Leali e Radu sono attenti. All’82’ la sblocca con un gioiello l’attaccante e la chiude il neo arrivato

Il Genoa vede la salvezza, il Venezia sprofonda. Il posticipo della 25esima va al Grifone, 2-0 nel gelo di Marassi, al termine di una partita più aperta di quanto dica il risultato. Decidono nel finale le prodezze di Pinamonti – 8° centro in questo campionato – e di Cornet, dopo che gli ingressi di Ekhator ed Ekuban avevano dato velocità alle ripartenze di un Genoa che fino a quel momento aveva faticato a rompere la pressione dei veneti. Gli uomini di Di Francesco, ben messi in campo e bravi a palleggiare, ancora una volta hanno dimostrato tutte le loro difficoltà nel segnare, sebbene alcune occasioni – su tutte, quella di Kike Perez a fine primo tempo – questa volta ci siano state. Fatto sta che alla fine il Genoa fa un gran bel salto in avanti per la salvezza perché si trova a 10 punti dal Parma terz’ultimo, mentre il Venezia resta a -5 dal quart’ultimo posto dell’Empoli.  

le scelte

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Sono in palio tre punti d’oro per la salvezza e Vieira osa come forse non aveva mai fatto prima: davanti alla difesa a 4 formata da De Winter – di ritorno dalla squalifica -, Bani, Vasquez e Martin, c’è la mediana Masini-Frendrup, che supporta una linea a tre Vitinha-Messias-Miretti, alle spalle di Pinamonti. Per due uomini chiave infortunati come Badelj e Thorsby, ci sono due rientri di peso: Messias rivede la maglia da titolare per la prima volta dopo 196 giorni dall’infortunio patito contro il Verona; in panchina, poi, ritorna Ruslan Malinovskyi, che proprio a Venezia, nella partita di andata del 21 settembre, fu vittima di un terribile infortunio alla gamba destra, con lussazione articolare e frattura del perone. Il Venezia arriva come unica squadra senza vittorie esterne in questa Serie A e ha un disperato bisogno di punti. La mezzala sinistra titolare è Ellertsson, acquistato proprio dal Genoa a gennaio e lasciato in prestito in Laguna fino a fine stagione; Di Francesco disegna un 3-4-2-1, con Schingtienne preferito a Marcandalli – ex genoano – come braccetto di destra, a fianco di Idzes e di Candé. A centrocampo spicca l’assenza di Busio: quando disponibile, finora lo statunitense era partito dalla panchina una sola volta. Il reparto resta comunque più tecnico che muscolare, con Kike Perez in mezzo a fianco di Nicolussi Caviglia, Zampano a destra ed Ellertsson a sinistra. Due i trequartisti, Oristanio – preferito a Yeboah – e Zerbin, dietro al ceco Fila. 

primo tempo

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Il primo tempo è segnato dall’aggressività del Venezia sui portatori del pallone. Messias, Frendrup, Vitinha faticano a trovare spazio, Pinamonti riceve alcuni cross, soprattutto dalla destra, ma fatica a scrollarsi di dosso il capitano dei veneti Idzes. Al 10’ lo stesso Pinamonti colpisce di testa su angolo di Martin, ma Radu blocca la palla senza problemi. Bani e Kike Perez si prendono due gialli per interventi duri su Fila e su Vasquez, Nicolussi ci prova su punizione ma la mira è alta, mentre al 18’ una discesa di Oristanio sulla destra viene fermata in corner. Al 27’ lo stesso Oristanio si gira in area, ma Leali non ha problemi. Il Genoa ha un predominio del territorio, ma è sterile grazie alla tenuta di Schingtienne – in netta crescita -, Idzes e Candé, mentre il Venezia sfrutta soprattutto l’asse Ellertsson-Zerbin a sinistra per affondare. Nel finale i veneti costruiscono le due palle gol più nitide della frazione: al 42’ proprio dopo una giocata Ellertsson-Zerbin sulla sinistra, Nicolussi Caviglia tira da fuori e costringe Leali a deviare in angolo. Allo scadere, ancora Zerbin scende sulla sinistra e spalanca la porta a Kike Perez, che da centro area manda alto. Si va all’intervallo con qualche fischio di Marassi. 

ripresa

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In avvio di ripresa è tutt’altro Genoa. Al 6’, su angolo di Sabelli, Bani si avventa sul primo palo e devia al volo, ma non trova la porta. Al settimo Vitinha da sinistra mette una palla pericolosa al centro, e Schingtienne salva. All’11’ brutta palla persa da Candé, con Pinamonti che riceve e dal limite trova una gran botta, sulla quale si supera Leali. Di Francesco fa entrare Busio (per Zampano) e Maric, per un’evanescente Fila, e struttura un 3-5-2 con Zerbin sulla destra ed Ellertsson a sinistra, mentre nel Genoa entra Ekuban per Vitinha. Al 22’ Zerbin ci prova da destra, ma viene respinto in corner, al 25’ Kike Perez tira alto da fuori dopo una lunga serie di passaggi al limite dell’area. Vieira aggiunge ancora velocità in attacco mettendo Ekhator per Miretti e Cornet per Messias, e dopo un’altra occasione per Kike Perez, sulla quale si deve allungare Leali, il Genoa prende in mano la partita con le ripartenze: al 33’ Ekhator è lanciato a rete ma si allunga troppo la palla e Candé può salvare, al 35’ Ekuban dopo una discesa sulla destra spreca tirando alto. E allora la sblocca Pinamonti al 37’: assist di Ekhator, gran destro dal lato sinistro dell’area e palla all’incrocio. Di Francesco le prova tutte, entrano anche Doumbia e Gytkjaer, ma al 41’ è raddoppio Genoa: discesa di Cornet a sinistra, che entra in area e infila Radu sul secondo palo.



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