Milan, Tomori alza il muro: “Pronti a stupire con le idee di Allegri”

ALL calcio
6 Min Read

Il difensore è centrale nel progetto tecnico di Max: “Nella linea a 3 o a 5 sono più libero di contrastare. Fino all’ultimo giorno darò tutto per questa squadra”

Andrea Ramazzotti

Giornalista

Un patto d’amore per il Milan. Fikayo Tomori è forse il giocatore che più nella tournée in Asia e Australia ha mostrato la sua centralità nel nuovo progetto tecnico di Massimiliano Allegri. Nel trasformare in fase di possesso la difesa a tre in quella a quattro, il centrale inglese ha un ruolo chiave, forte di caratteristiche fisiche e tecniche che nessun altro nella rosa ha. I mesi della scorsa stagione nei quali, sia con Fonseca sia con Conceiçao, è stato a sedere in panchina praticamente senza mai entrare in campo sembrano parte del passato. Adesso l’inglese è nuovamente al centro del mondo Milan, felice di aver detto di no alla Juventus che a gennaio aveva raggiunto un accordo per acquistarlo a 30 milioni, bonus compresi. “Ho sempre detto che ero contento qua – ci ha spiegato parlando sempre in italiano dopo l’amichevole contro il Perth Glory – e fino all’ultimo giorno che indosserò questa maglia, darò tutto per il Milan. Sarà sempre così”. Quello di Tomori è un patto con il Diavolo del quale i vertici di via Aldo Rossi e Max Allegri sono consapevoli e felici. Tanto è vero che il tecnico ha posto il veto alla sua partenza: lo considera il suo Barzagli rossonero, perfetto per quando non vorrà giocare con il 4-3-3 e si affiderà alla difesa a… tre e mezzo, che a volte ha utilizzato anche con la Juventus dei cinque scudetti a fila. Pure la dirigenza ha compreso il valore del difensore che ha il contratto in scadenza nel 2027 e il cui futuro a lungo termine in rossonero sarà deciso in base al rendimento di questa stagione: rinnovo o addio a giugno

Il Fantacampionato Gazzetta è tornato, con il montepremi più ricco d’Italia! Iscriviti e partecipa

Riscatto

—  

Tomori lo scorso anno è stato uno dei principali imputati per il rendimento deficitario del Milan, i tanti gol subiti e la mancata qualificazione alle coppe europee. Dopo le vacanze è tornato a Milanello con grandi stimoli e l’arrivo in panchina di Allegri lo ha ricaricato: è convinto che con un tecnico del valore e dell’esperienza del livornese, le soddisfazioni arriveranno e secondo lui la ricetta è molto semplice: “La cosa che il mister ci ha detto subito, e noi sapevamo bene, è che ci manca la continuità. Lo scorso anno abbiamo avuto troppi alti e bassi di rendimento e nel corso di questa stagione dobbiamo essere più concreti e più bilanciati”. Per arrivare a quale obiettivo? Naturalmente alla qualificazione alla prossima Champions League, il traguardo indicato dal club. “Bisognerà pensare partita dopo partita e alla fine vedremo quello che sarà successo. Questo è il momento di lavorare, non di fare calcoli o proclami”. 

Nuovo ruolo

—  

In carriera Fikayo ha quasi sempre giocato centrale nella linea a quattro. A volte è stato utilizzato come terzino destro, ma è pronto per la rivoluzione tattica e, se gli sarà chiesto di fare con continuità il marcatore nella difesa a tre e di spostarsi poi sulla fascia destra in fase di possesso, lo farà senza problemi. “Il ruolo che sto facendo adesso secondo me è buono per me perché ho tra le mie caratteristiche la velocità e l’aggressione. Con la linea a tre o a cinque posso essere più libero di uscire per contrastare gli avversari. Mi sono trovato bene e credo di poter continuare a far bene”. Fiducia in se stesso e anche nel Milan che in queste due settimane (scarse) lontano dall’Italia ha perso di misura contro l’Arsenal e battuto il Liverpool e il Perth Glory. “La prima partita dopo due settimane di preparazione c’erano un po’ di cose da migliorare, ma non è stata negativa e anche contro l’Arsenal ho visto buone cose. È però innegabile che con il Liverpool abbiamo fatto ancora meglio e che il Milan si sia espresso bene. Contro gli australiani abbiamo provato cose nuove e diverse. È utile per cercare di migliorare”. L’obiettivo naturalmente è arrivare pronti al 17, il giorno dell’esordio in Coppa Italia a San Siro contro il Bari, e poi alla prima di campionato, sempre al Meazza, contro la Cremonese il 23. “Abbiamo capito quello che il mister vuole e ci stiamo abituando perché si tratta di richieste diverse dal passato. Stiamo lavorando bene e duro. Ci stiamo preparando e quando ci saranno i tre punti in palio, vedrete che saremo pronti“. Lui, a dire la verità, pronto lo è già e ha pure le idee parecchio chiare. A differenza della scorsa stagione. “Miracoli” della cura Allegri.



Share This Article
Leave a Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *