Non solo applausi e belle scene come quelle dedicate a Szczesny, il pre partita di Juventus-Napoli si è macchiato anche di cori offensivi e irrispettosi nei confronti di Fagioli. Il centrocampista bianconero è ritornato a giocare lo scorso maggio dopo aver scontato la squalifica di sette mesi per il caso scommesse. Un duro periodo in cui il calciatore ha dovuto affrontare il suo problema legato alla ludopatia, come raccontato anche nel documentario “Fragile”.
Juve-Napoli, cori contro Fagioli
“Fagioli dacci le quote” – questa la frase intonata più volte dal settore ospiti del Napoli durante il riscaldamento prima della sfida con la Juve. Un coro offensivo e irrispettoso nei confronti di un calciatore che sta cercando di mettere alle spalle il proprio passato. Il centrocampista bianconero ha affrontato un percorso di terapia e in uno degli eventi organizzati per parlare della ludopatia ha sensibilizzato i ragazzi con la sua storia: “È partito tutto con una semplice schedina, a 16 anni con gli amici: lo facevamo una volta a settimana. Poi perdi soldi e lo nascondi ai genitori. E diventa una malattia. Lo stipendio non c’entra niente, non è quello che ti porta al gioco d’azzardo: con me è stata la noia”.
La reazione di Fagioli
Il comportamento di Fagioli è stato esemplare, non è caduto nella provocazione ed è rimasto lucido durante il riscaldamento. Ha mantenuto la calma e con un semplice pollice alzato, rivolto verso il settore ospiti, ha spento le polemiche sul nascere. Ormai la malattia fa parte del passato, anche se su un tema delicato su cui sarebbe meglio non fare sfottò.
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