Il bomber dell’Italia campione del mondo 2006 su cosa manca ai bianconeri per raggiungere Napoli e Inter: “David segna, ma in A è più dura. E se va via Vlahovic…”
Sole, mare, padel. E ovviamente calcio. Luca Toni guarda la nuova Serie A dalla barca e dalla spiaggia. “Il Napoli di Conte è campione d’Italia in carica – sottolinea il centravanti dell’Italia Mondiale 2006, ex Fiorentina, Roma, Bayern e Juventus – si è mosso bene e in anticipo sul mercato e ha aggiunto un top come De Bruyne. L’Inter ha cambiato allenatore, ma la squadra è più o meno quella e se aggiunge Lookman… Il Milan é ripartito da Allegri e avrà Modric, uno che ha scritto la storia negli ultimi anni. E la Juventus deve dare del gas se vuole avvicinarsi alle prime e tornare a lottare per lo scudetto”.
Cosa intende per “dare del gas”?
“Le cessioni di alcuni giocatori importanti stanno rallentando il mercato dei bianconeri, ma se dai via Vlahovic ti servono 2-3 colpi forti. In questo momento c’è molta distanza tra la Juventus e la coppia Napoli-Inter. E il Milan di Allegri, non avendo le Coppe, potrà concentrarsi soltanto sul campionato. A volte è un vantaggio avere un solo impegno, anche se le notti europee portano entusiasmo. Ai bianconeri manca qualcosa, però sono convinto che interverranno e alla fine Tudor sarà competitivo”.
Pjanic punterebbe tutto su Tonali: concorda?
“Tonali lo proverei a prendere tutta la vita: è caro, ma è uno che ti cambia il centrocampo. Fossi nella Juventus, riporterei a casa in prestito Chiesa. Al Liverpool è fuori dal progetto, punterei sulla sua voglia di riscattarsi”.
Vlahovic da mister 70 milioni è diventato un esubero: lo vedrebbe bene al Milan?
“Passare da re del mercato a fuori progetto è una bella differenza, ma se guadagna molto non è colpa sua. Dusan i suoi gol li segnerà sempre, lo vedrei bene in tutte le squadre di Serie A. Ma una cosa è certa: David ha numeri importanti, ma se cedi Vlahovic poi ti serve un’altra punta da 20 gol”.
Comolli sta cercando di chiudere per il ritorno di Kolo Muani dal Psg.
“È un attaccante europeo, conosce già la Juve, Tudor e la Serie A: giusto puntare sul suo ritorno”.
David, mai sotto le 25 reti negli ultimi tre anni, a quale categoria di attaccante appartiene?
“I numeri per i bomber sono fondamentali e quelli di David sono di tutto rispetto. Sono curioso di vedere se manterrà quel ritmo in Italia, con meno spazi e difese più forti. Sarà una bella sfida anche per lui. La qualità di Yildiz lo agevolerà: la conferma del turco vale come un grande colpo per la Juventus, di questi tempi non è facile per nessuno resistere alle offerte della Premier”.
Se saltasse il ritorno di Kolo Muani?
“Punterei su Hojlund, magari in prestito. Nella stagione all’Atalanta, prima del trasferimento al Manchester United, mi aveva trasmesso ottime sensazioni. Mi baserei su quelle e non sulle difficoltà che ha avuto in Inghilterra”.
È tornata la moda del nove vero, come era lei.
“Menomale… Sono contento di vedere Dzeko a Firenze, mi incuriosisce Immobile a Bologna. Abbiamo perso Retegui, che è andato in Arabia, ma la Roma ha preso Ferguson e Gasp esalta sempre i suoi attaccanti. Poi David alla Juve, Lucca al Napoli”.
Lei che è stato Scarpa d’Oro e si è laureato re dei bomber un po’ ovunque (Serie A, B, Bundesliga, Coppa Uefa), quest’anno su chi punterebbe per la classifica dei marcatori?
“Pronostico difficile, più che in passato. Una pizza la giocherei su Lautaro o Kean”.
Allegri ha iniziato il precampionato con Leao centravanti: la convince l’esperimento?
“Non tanto, penso che Rafa abbia bisogno di spazio e di partire largo per essere devastante nell’uno contro uno. L’arrivo di Modric aiuterà anche lui: l’ex Real Madrid è un campione e con una sola partita a settimana sarà gestito al meglio da Allegri e farà la differenza, come De Bruyne a Napoli”.
Che impressione si è fatto sulla Roma di Gasperini?
Il Fantacampionato Gazzetta è tornato, con il montepremi più ricco d’Italia! Iscriviti e partecipa
“È cambiato il modo di gestire gli allenamenti e un po’ tutto. Gasp ha idee e si può imporre, ma Roma è una piazza importante in cui può succedere di tutto. É troppo presto per sbilanciarsi”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA