Allegri gli ha garantito il posto fisso e il ruolo di vice-capitano e il portoghese ha recepito il messaggio: in queste prime amichevoli è più continuo, più incisivo e non ha più i black out del passato
Rafa Leao stavolta sorride di meno. Ha spazzato via il Liverpool con un gol, un assist, un colpo di tacco illuminante nell’azione del 3-1, decine di accelerazioni e tanto impegno. Il segnale è chiaro: la cura Allegri funziona sia per il Milan sia per il suo numero dieci che però ieri aveva il cuore pesante e poca voglia di festeggiare sia la rete sia la vittoria. La partita contro il Liverpool infatti gli ha riportato alla mente la scomparsa dell’amico e connazionale Diogo Jota, con il quale il 9 giugno aveva vinto la Nations League. L’ex Reds è scomparso, insieme al fratello André, il 3 luglio in un incidente stradale e Rafa è rimasto molto colpito dalla tragedia. Lo aveva detto negli scorsi giorni parlando con i giornalisti (“Il ricordo di Diogo resterà con me per sempre”) e ieri lo ha ribadito in campo. Con un gol da campione e un’esultanza da grande uomo.
l’esultanza di leo per diogo jota
—
Leao ha segnato l’1-0 dopo che il Diavolo ha recuperato il pallone (bravo Fofana) e Pulisic ha innescato la sua corsa sulla sinistra. Il portoghese ha cambiato marcia, ha seminato Stephenson (che non ha neppure provato a inseguirlo…) è entrato in area e, prima che Van Dijk lo chiudesse, con un diagonale di sinistro ha trafitto Alisson. Il pallone si è infilato all’incrocio dei pali e il “Kai Tak Stadium”, esaurito e a larga maggioranza… Reds, gli ha tributato un applauso. Rafa non ha festeggiato la rete, ma si è limitato a unire le mani in segno di preghiera e con le dita ha mostrato il 20, il numero di Diogo Jota. Poi ha abbracciato i compagni, ma senza la minima traccia di un sorriso. Lo stesso nella ripresa quando ha fatto di nuovo… a fette la difesa del Liverpool e ha servito a Loftus-Cheek il pallone che il centrocampista ex Chelsea ha trasformato nel 2-1. Rafa si è sciolto solo dopo il tacco che ha propiziato il 3-1 di Okafor, ma niente esultanze smodate.
la telefonata di allegri a leao
—
Leao ha chiuso il 2024-25 con più di 10 gol e 10 assist come gli capita ormai da quattro anni. Nonostante questo però è finito più volte in panchina o è stato sostituito perché prima Fonseca e poi Conceiçao non gradivano le sue pause in campo. Da un talento smisurato come il suo, entrambi volevano qualcosa di più, ma è logico pensare che anche Rafa si aspettasse qualcosa di diverso dai suoi connazionali. Allegri così ha avuto la strada spianata: appena è arrivato ha chiesto la conferma del numero 10 e gli ha telefonato per fargli capire quanto sarebbe stato importante. Gli ha garantito un posto fisso e il ruolo di vice capitano (ha portato la fascia contro l’Arsenal e nella ripresa ieri, dopo l’uscita di Maignan) finché darà tutto per il gruppo, anche e soprattutto in fase di non possesso. E il portoghese ha recepito il messaggio: in queste prime amichevoli è più continuo, più incisivo e non ha più i black out del passato. Il talento non è mai stato in discussione, ma l’ex Lilla non sempre l’ha sfruttato appieno. Per questo è finito nel mirino della critica. Pioli era stato bravo a tirar fuori da lui il massimo e non a caso nell’anno dello scudetto, il 2021-22, Leao ha vinto il premio come miglior giocatore del campionato. Il tecnico di Livorno spera di fare ancora di più.
Il Fantacampionato Gazzetta è tornato, con il montepremi più ricco d’Italia! Iscriviti e partecipa
centravanti, il nuovo ruolo di leao
—
Intanto, complice l’assenza di Gimenez e il mancato arrivo di un’altra prima punta, Max lo sta schierando come centravanti, ruolo che Leao interpreta bene: arretra per partecipare alla fase difensiva e poi riparte a tutta velocità sfruttando le verticalizzazioni dei compagni. Ieri è stato il migliore e ha segnato la sua prima rete del 2025-26. Aveva detto: “So che per raggiungere chi sta un gradino sopra di me devo migliorare i miei numeri”. Un primo segnale lo ha dato. E forte. Perché si è trovato di fronte nel primo tempo Van Dijk e nella ripresa Konaté, non due qualsiasi. Verrà il momento in cui, nel 4-3-3, tornerà sull’out di sinistra, ma Allegri spera che non perda la concretezza mostrata contro il Liverpool. Con un Rafa così, il Milan può sognare. Non solo il quarto posto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA