La decisione sul capitano passa dai compagni: in corsa anche Cataldi e Romagnoli. Intanto Zac fa le prove anche da trequartista
Rieccolo. Pronto a riprendersi il suo posto al centro della Lazio. Questa sera allo Stirpe di Frosinone contro l’Avellino Mattia Zaccagni farà il debutto stagionale. Ha saltato il test con la Primavera perché nella prima settimana di ritiro ha lavorato a parte per i postumi dell’intervento all’inguine cui si è sottoposto a giugno. Questa settimana è però rientrato in gruppo e stasera sarà della partita. Il suo sarà in ogni caso un rientro graduale, per non forzare troppo i tempi. Molto difficile che sia in campo dall’inizio, più probabile vederlo soltanto per uno spezzone di gara nel corso della ripresa.
E la fascia?
—
Zac ritrova quindi il campo, ma rischia di perdere la fascia di capitano. Sì, proprio così. L’investitura ricevuta un anno fa sembrava definitiva, a rimetterla in discussione ha invece provveduto Maurizio Sarri nel corso della conferenza stampa di giovedì. “Ancora lui il capitano? Sì, se lo vorrà la squadra”. Il Comandante ha quindi demandato la scelta allo spogliatoio. Che potrà optare per la continuità e confermare Zac capitano oppure scegliere un’altra soluzione. Un anno fa, in effetti, lo spogliatoio aveva idee diverse. “Per noi il capitano è Cataldi”, disse Provedel quando — dopo la partenza di Immobile — la fascia era vacante. Poi la decisione fu presa da Marco Baroni e la scelta cadde su Zaccagni, in seguito Cataldi fu pure girato in prestito alla Fiorentina. Adesso però Danilo è rientrato a Formello e non se ne andrà. Ed è stato proprio lui a indossare la fascia contro la Primavera (con Zaccagni assente). Sarri si è affrettato a dire che non vuol dire nulla, ma un piccolo indizio lo è. Così come quello relativo all’uomo che contro la Primavera ha preso i gradi nella ripresa, Romagnoli. Pure lui è un candidato alternativo a Zaccagni, anche se il difensore pare poco propenso a prendersi questa responsabilità (pesa la questione del rinnovo contrattuale che non è ancora stata risolta). Volendo, ci potrebbero essere ulteriori alternative, basti pensare ad elementi come Pedro o Guendouzi che sarebbero scelte di alto profilo. L’elenco dei papabili è quindi lungo, come lo stesso Sarri ha ribadito. “I capitani sono sempre tanti, quello che indossa la fascia è solo uno di questi”. Come dire che per lui contano i leader più che il singolo capitano. Per questo la scelta la farà lo spogliatoio. Sarà presa a breve, l’ipotesi al momento più probabile resta in ogni caso quella di una conferma di Zaccagni, che nel corso dell’ultima stagione ha svolto il compito molto bene. Ma quello che fino a pochi giorni fa sembrava scontato (la conferma di Zac, appunto), non è più così sicuro.
Il Fantacampionato Gazzetta è tornato, con il montepremi più ricco d’Italia! Iscriviti e partecipa
Nuovo ruolo
—
E non è tutto. Perché per Zaccagni c’è il rischio di perdere anche un’altra fascia, quella sulla quale gioca in campo. In questi giorni (anche ieri pomeriggio) Sarri lo ha provato da trequartista dietro le punte in un 4-3-1-2, che è un modulo che il Comandante potrebbe proporre in alternativa al solito 4-3-3, nel quale Zaccagni continuerebbe ovviamente a fare l’ala sinistra. Quella di giocare trequartista non è peraltro una novità assoluta per Zac, visto che è il ruolo che aveva a Verona. In gialloblù, in realtà, Mattia era uno dei due trequartisti del 3-4-2-1. Nel 4-3-1-2 agirebbe invece da trequartista unico, ma non si tratterebbe in ogni caso di un cambiamento radicale. E infatti lui non avrebbe alcun problema a calarsi eventualmente nella nuova parte. Stesso discorso per la variante: nello stesso 4-3-1-2, infatti, Mattia potrebbe agire pure come seconda punta. Tante ipotesi, insomma, con una sola certezza: con o senza fascia di capitano, con il vecchio ruolo o con uno nuovo, Zaccagni sarà sempre protagonista con la sua Lazio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA