Parma-Roma 0-1, gol di Soulé

allgossip9@gmail.com
5 Min Read

L’episodio decisivo dopo mezz’ora: espulso Leoni e punizione per i giallorossi, trasformata dall’argentino. Suzuki evita il raddoppio di Salah-Eddine, per Pecchia occasioni con Bonny e Sohm

dal nostro inviato Andrea Pugliese

Da una parte un Parma che non vince più da 7 gare (e che ha inanellato la quarta sconfitta consecutiva), dall’altra una Roma che invece prima non sapeva più vincere fuori casa e che invece adesso porta a casa il terzo successo esterno consecutivo. Dopo le vittorie di Udine e Venezia, infatti, i giallorossi violano anche il Tardini di Parma per 1-0, grazie alla pennellata di Soulé su punizione, una parabola che sembra una tela di Giotto. A decidere la partita è soprattutto la prestazione disastrosa di Leoni, che si fa espellere dopo aver già rischiato grosso. Sotto di un uomo, il Parma può poco contro il possesso palla e la maggior qualità dei giallorossi. Anche se poi il vero peccato della Roma è non aver chiuso la partita, soffrendo gli arrembaggi avversari fino al 4’ minuto di recupero della ripresa. Pecchia non vince oramai da 28 dicembre scorso (Parma-Monza 2-1), Ranieri continua nel suo rendimento da Champions, con un occhio strizzato alla “rimontona europea”.

soulé gol decisivo

—  

Ranieri cambia ben cinque giocatori rispetto alla sfida di Oporto di giovedì scorso, Pecchia si affida al classico 4-2-3-1, con tutte le linee molto strette. A lungo succede poco, anche perché ci sono pochi spazi per giocare. Da una parte un paio di buoni spunti di Cancellieri non concretizzati da Bonny, dall’altra un palleggio costante che toglie fiato e idee al Parma. Paredes è il barometro giallorosso e quando verticalizza taglia via almeno una linea avversaria, anche se Shomurodov e Soulé ci mettono un po’ ad ingranare la marcia giusta. Ma quando lo fanno, cambiano la partita. Succede al 29’, con palla in verticale dell’ubzeko per l’argentino e fallo di Leoni (che già in precedenza aveva rischiato il rigore, sempre su Soulè). Chiffi fischia il penalty, il Var gli fa notare che il fallo è fuori area e allora l’arbitro cambia tutto: punizione dal limite, con il cartellino di Leoni che però da giallo diventa rosso. Sulla mattonella va lo stesso Soulé, che piazza una pennellata d’autore sotto l’incrocio alla sinistra di Suzuki. In inferiorità numerica, Pecchia toglie Man e inserisce Balogh, passando ad un 4-4-1 che diventa 4-3-2 a seconda della posizione di Cancellieri. Solo che con un uomo in meno la squadra di casa non ha più la forza di salire, con Shomurodov e Paredes che invece provano (invano) il colpo del raddoppio.

gestione roma e suzuki

—  

L’avvio di ripresa è scoppiettante, con la Roma che sfiora subito il raddoppio (Suzuki prima dice di no a Soulé, poi salva sulla linea la ribattuta troppo morbida di Salah-Eddine) e il Parma che va vicino al pari con un tiro di Sohm che sfiora l’incrocio. E allora Pecchia prova un po’ tutte le carte, buttando dentro anche Lovik e Camara. Ma in precedenza era stato ancora Suzuki a tenere in vita il Parma su Pellegrini, mentre un altro tiro a giro di Soulé finisce di poco al lato. Con un uomo in più la Roma può gestire la partita, ma le manca il colpo del k.o.: Baldanzi reclama un rigore, proprio mentre i giallorossi provano a congelare la partita con il possesso palla. Il problema per la squadra di Ranieri è non riuscire a chiudere i conti: Shomurodov di testa mette di poco al lato, Baldanzi impreca prima proprio con l’uzbeko e poi con Pisilli per una mancata assistenza che poteva chiudere i giochi. Finisce così, la Roma ha la testa al Porto ma inizia anche a guardare con un po’ più di fiducia alla “rimontona”.



Share This Article
Leave a Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *