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La cronaca della partita Sudtirol-Salernitana

August 25, 2024 | by allcalcio.it

La cronaca della partita Sudtirol-Salernitana


Il coraggio di osare ma anche l’ingenuità (tutti) di rovinare tutto. Al 51′ del secondo tempo, dopo aver acciuffato per due volte il risultato, la Salernitana prolunga di trenta secondi la partita, gestisce male la propria fase difensiva in due rimesse laterale e subisce il beffardo 3-2 che manda in fumo una mezza impresa. I granata tornano a casa senza punti da Bolzano. Ne avrebbero meritato uno, sebbene tra le difficoltà. Martedì si torna in campo, contro la Sampdoria, ma urge completare la squadra nei ruoli cardine: lo stopper – almeno uno -, un mediano e il bomber. 

Le scelte

C’è subito la sorpresa Tongya nell’undici titolare della Salernitana. “Ha iniziato a lavorare con noi da martedì, dopo l’infortuni”, aveva detto Martusciello in conferenza. Le opportunità tecniche e tattiche, la stretta contingenza di mercato spingerebbero Martusciello ad escludere Valencia  dall’undici base, ma un contrattempo fisico occorso a Maggiore costringe l’allenatore a rimescolare le carte: dentro sì Tongya dal primo minuto ma da mezzala e non come esterno offensivo. Gioca, dunque, anche Valencia, sebbene al passo d’addio, e si dispone largo a sinistra. L’assetto base  del centrocampo non può essere quello del secondo tempo di Salernitana-Cittadella: ai fianchi di Amatucci c’è solo Tello. Daniliuc e Njoh sono i terzini, Bronn e Velthuis gli stopper, Kallon ha compito di accentrarsi e battere a rete di sinistro, Simy è l’attaccante. 

La cronaca

La Salerntana è “scortata” a Bolzano da circa 900 tifosi. Il settore ospiti dello stadio Druso è sold out e diverse centinaia di supporter granata sono sistemati negli altri settori. Vicini alla squadra ma lontani sempre anni luce dal patron Iervolino, che alla vigilia della partita hanno di nuovo contestato con uno striscione esposto all’esterno dello stadio Arechi. Un altro striscione è condotto a Bolzano, dedicato alla casacca granata: “In qualsiasi momento, combatto e ti difendo”. In campo, fin dalle prime battute, va come Martusciello aveva immaginato e anticipato: “Non sarà una passeggiata”. Il Sudtirol, squadra con la testa sgombra e con le spalle larghe per la presenza di molti giocatori esperti e con trascorsi anche in Serie A, muove il pallone svelto, da quinto a quinto, da un estremo all’altro. Con due azioni in fotocopia, al 2′ e al 6′ manda al tiro due volte Simone Davi, smarcato in area piccola, pronto a sgusciare alle spalle di Daniliuc. Conclusioni ciabattate e Salernitana graziata. In mezzo, il tiro affilato di Kallon che parte da destra, si accentra e con il sinistro indirizza al palo alla destra di Poluzzi: il portiere del Sudtirol e concede solo calcio d’angolo. Poi al 16′ non ci arriva Simy di testa, dopo palla persa da Ceppitelli e cross immediato dei granata (in maglia giallo) da sinistra. Ci sono voragini sulla destra difensiva della Salernitana, perché la squadra di Martusciello diventa con i quattro in linea e il Sudtirol la “avvolge” con i quinti: al 23′ lampeggia di nuovo la mattonella di Simone Davi e per la terza volta, pur favorito dalla mancata protezione della mezzala della Salernitana, svirgola sciaguratamente il pallone. 

Casiraghi, Tongya, Molina

La Salernitana si fa male da sola al 27′. Il disimpegno difensivo di Bronn, con il centrocampo in uscita, è assai superficiale. Intuisce la traiettoria Casiraghi e scarica in area per Odogwu che subisce il pestone di Odogwu. Il calcio di rigore è netto e un minuto dopo lo trasforma Casiraghi, spiazzando Sepe (28′). Ma la Salernitana non molla, ha sette vite e il numero 7 di nuovo in campo. Franco Tongya, che neppure doveva giocare e poi si sacrifica da mezzala sinistra, inverte la posizione con Tello, raccoglie la corta respinta della difesa del Sudtirol su cross di Njoh, libera coscia e piede destri e con l’aiuto di una leggera deviazione di Ceppitelli trafigge Poluzzi (37′). Dura poco, perché la Salernitana nel cuore della difesa non ha affatto risolto i guai della scorsa stagione. Perciò al 42′ sul cross di Casiraghi ci sono due giocatori (Valencia e Velthuis) che quasi si ostacolano su Odogwu. Ne approfitta Molina, che brucia nsul tempo Njoh e deposita in rete. Poi ci vuole il miglior Sepe, quando vola sotto l’incrocio per negare il gol al colpo di testa di Odogwu, che al 46′ si infila tra Bronn e Daniliuc. 

La ripresa nel segno di Braaf

Martusciello mischia le carte e schiera Braaf e Verde alla ripresa, al posto di Kallon e Valencia. Lo spartito ad inizio ripresa non cambia: la Salernitana corre all’indietro e il Sudtirol invade la sua metà campo. Ci mette il piede Daniliuc sul tap-in di Casiraghi e dove non arrivano gli ultimi baluardi, ci pensa la traversa a respingere il tiro da fuori area di Arrigoni. Soffre, la Salernitana ma resta in piedi e acchiappa di nuovo la partita al 16′ st: è bravo Braaf a trovare il varco giusto con un “perfido” tiro di sinstra che si infila nell’angolo alla sinistra di Poluzzi, ma è provvidenziale pure la sponda di Simy, che ferma il pallone sotto il suo piedone e poi smista per il 2-2. Entra Rover e Sepe ci mette di nuovo i pugni. Poi al 40′ st ci sono gli occhi dello staff sanitario e del Torino (interessato ad ingaggiarlo) su Daniliuc che deve lasciare il campo per lieve affaticamento. Enrtra Di Vico ed esordisce in B a 17 anni. Pare la degna cornice di una bella impresa ma la beffa è dietro l’angolo: segna Rover al 51′.



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