Sempre più vicino l’accordo con il Napoli per l’attaccante che coinvolgerà pure Zerbin. Tra domani e lunedì visite mediche anche per Scuffet e Akinsanmiro
“Un piede nel passato e lo sguardo dritto sul futuro”. È questo lo slogan scelto dal Pisa per la prossima stagione, la prima in Serie A dopo 34 anni di assenza, ed è questo lo stesso slogan che nessuno meglio di Giovanni Simeone potrebbe interpretare. Perché il legame che unisce il Cholito ai colori nerazzurri viene da lontano ed è sull’attaccante argentino che la squadra di Gilardino vuole costruire il proprio futuro. Una trattativa, quella tra Pisa e Napoli, che qualche giorno fa aveva rallentato quasi fino a raggiungere un punto morto ma che nelle ultime ore si è invece prepotentemente riaccesa, tanto da avvicinarsi alla definitiva fumata bianca: il Cholito è il prescelto per diventare il nuovo numero 9 della squadra, tra i primi colpi di un mercato in fase di costruzione per mettere nelle mani del nuovo tecnico nerazzurro un gruppo che possa credere e alimentare di settimana in settimana il sogno salvezza. Del resto, nella sua conferenza stampa di presentazione era stato Gilardino stesso a sottolineare come “per il mercato ci sarà tempo”. E così, almeno per quanto riguarda il colpo Simeone, il momento perfetto sembra davvero ad un passo.
come papà diego
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I primi contatti tra le due società risalgono a qualche settimana fa, quando per il Pisa il nome di Giovanni Simeone era più vicino ad un sogno che alla realtà: il secondo scudetto appena conquistato con il Napoli, altre possibilità di mercato e un ingaggio fuori portata per il club nerazzurro (il Cholito guadagna più di 1,5 milioni netti a stagione) rischiavano di far arenare sul nascere la trattativa. Ma già fin dall’inizio c’è stato un aspetto su cui gli uomini mercato del Pisa hanno saggiamente fatto leva, ovvero il passato pisano del padre Diego. Una sorta di ritorno a casa, un romantico legame che lega padre, figlio e Pisa. Ecco perché Gio – come preferiva farsi chiamare ad inizio carriera, senza evocare il soprannome di papà – non ha mai realmente chiuso la porta. In questi giorni ha valutato, riflettuto, messo sulla bilancia tutti i fattori. E si è convinto. Pisa è la destinazione giusta per tornare decisivo, protagonista, uomo copertina. Chissà se Cholo e Cholito si siano confrontati in questi giorni. La sensazione, però, è che Diego Simeone potesse solo consigliare al figlio di ripartire dal nerazzurro. L’attuale tecnico dell’Atletico Madrid “deve” proprio al Pisa la grande carriera da calciatore (e allenatore): nel 1990 fu un’intuizione dell’ex presidente Romeo Anconetani a permettere a Simeone Sr di sbarcare in Europa, prima che l’argentino spiccasse definitivamente il volo tra Siviglia, Atletico, Inter e Lazio. E presto un altro Simeone si rivedrà a Pisa seguendo la strada tracciata dal papà.
asse caldo
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Proprio come farebbe il Cholito, anche il Cholo scelse Pisa non appena la squadra venne promossa in Serie A. Era, appunto, l’estate del 1990: in patria, più precisamente nel Velez, Diego veniva considerato un giocatore già affermato e persino dentro il giro della nazionale nonostante la mancata convocazione per Italia ’90. Un colpo di teatro di Anconetani, che costruì una squadra esotica per conquistare la salvezza: oltre a Simeone arrivarono pure il danese Klaus Berggreen, l’altro argentino José Chamot, l’ex Scarpa d’Oro Wim Kieft e il brasiliano Dunga, noto in tempi più recenti per essersi seduto pure sulla panchina del Brasile, ma da ct. Diego Simeone rimase a Pisa per un paio di stagione, tra il 1990 e il ’92, mettendo insieme più di 50 presenze e 6 gol.
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L’obiettivo della dirigenza pisana, poi, è quello di completare la squadra entro il prossimo 30 agosto, giorno di Pisa-Roma che dovrebbe corrispondere con la mezza inaugurazione dell’Arena Garibaldi tirata a lucido per l’esordio in Serie A. Curiosamente, la stessa sfida che inaugurò il primo campionato in A del Pisa nel 1968. Un piede nel passato, lo sguardo sul futuro.
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