Inter su Lookman, alle origini del bomber dell’Atalanta

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I nerazzurri stanno preparando l’offensiva per la punta da 39 gol in Serie A negli ultimi 3 anni. Partito da un quartiere difficile di Londra, ha sfondato nel calcio grazie al sacrificio

Francesco Pietrella

Giornalista

Il calcio istintivo di Ademola Lookman è nato in un campetto che porta il nome di una battaglia sciagurata. La prima squadra del nigeriano si chiamava Waterloo, la madre di tutte le sconfitte. Il manifesto di qualcosa andato male. La battaglia che segnò la fine di Napoleone. Lookman è partito da qui, ha giocato in strada e s’è distinto sul cemento, ma prima di regalare l’Europa League all’Atalanta con la tripletta di Dublino ha attraversato un inferno di “sconfitte” senza scudo. Le sue Waterloo sono state Everton, Lipsia e Fulham, dove fu bollato come “immaturo” dopo aver fallito un rigore provando il cucchiaio.

dalla sunday league all’europa league

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Il campo base, invece, si chiama Sunday League, la lega amatoriale inglese dove giocava a 16 anni, prima di imporsi nel Charlton e lasciar perdere l’idea di farsi una vita attraverso le arringhe. Lookman sognava di diventare un avvocato. Sua madre, donna delle pulizie da doppi turni quasi tutti i giorni, lo immaginava con la toga nera, ma se ha segnato 39 gol in A negli ultimi tre anni lo deve a un ucraino di Mariupol che vive da trent’anni in Inghilterra, Sergei Baltacha, uno dei suoi mentori ai tempi del Charlton. “Era uno dei migliori della rosa – ci raccontò nel 2023 – e non è scontato per un adolescente che ha in testa solo il calcio. Fioccavano A o A+ in tutte le materie, e lui mostrava orgoglioso le pagelle. Era bravo in storia e geografia”.

il parchetto dei sogni

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Una volta, prima di una trasferta come tante in giro per Londra, passò davanti a un parco pubblico e scoppiò a piangere. Si trovava a due passi dalla St. Thomas the Apostle College, la scuola dove ha preso il GCSE, l’esame che gli studenti inglesi sostengono a 16 anni. “Diede uno sguardo fuori dal finestrino e si rese conto che quello era lo stesso posto dove aveva iniziato a giocare ad bambino – ha raccontato Baltacha – così ci svelò delle sue partite coi suoi vecchi amici”. Un’altra vita. Lookman è cresciuto giocando in strada tra Peckham e Camberwell, zona sud-est di Londra. La sua “Little Lagos”. Viverci rende più forti, più duri, difficili da spezzare. Lì ho imparato a lavorare sodo”. Ad aspettare i 25 anni prima di guadagnarsi il suo posto nel mondo: prima di chiudere tre stagioni in doppia cifra in Serie A e vincere l’Europa League ha fatto a cazzotti con il concetto di fallimento, una parola che per gli sportivi non esiste. Giannis Antetokounmpo, stella della NBA, provò a spiegarlo in sala stampa di fronte a un pugno di cronisti. “Michael Jordan ha vinto sei titoli in 15 anni: gli altri nove anni sono stati un fallimento? Nello sport non esiste questa logica”. Lookman l’ha preso alla lettera.

con gasperini

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Le stagioni storte con Everton, Lipsia e Fulham gli hanno insegnato a non mollare. I sei gol realizzati col Leicester nel 2021-22 gli hanno aperto le porte della Dea. Gasperini l’ha valorizzato. E dopo tre stagioni ad alto livello e una sorta di promessa fatta con la società, Lookman può lasciare Bergamo per cercare un’altra sfida. L’anno scorso ha segnato 15 gol in Serie A – mai così tanti in un campionato -, ma ha avuto anche qualche screzio con l’allenatore. A febbraio Gasp bacchettò il nigeriano dopo un errore dal dischetto contro il Bruges: “Non doveva calciarlo lui, è uno dei peggiori rigoristi che abbia mai visto”. La risposta arrivò subito e colpì al cuore la Dea: “Essere preso di mira in questo modo mi ferisce, è profondamente irrispettoso”. Poi la pace.

pallone d’oro

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Per strapparlo alla Dea servono almeno 50 milioni. L’Inter sta preparando l’offensiva per assicurarsi una delle migliori punte degli ultimi anni, uno capace di stendere il Leverkusen con una tripletta in finale di Europa League e arrivare 14esimo al Pallone d’Oro 2024. Con lui Chivu potrebbe passare al 3-4-2-1. Offrire una soluzione in più a un reparto già rinforzato da Esposito e Bonny. Il resto è una storia di gradini e gradoni, fin da piccolo. “Mia madre è superwoman, lavorava molto, ma a volte non aveva tempo per prepararmi da mangiare. Così andavamo dai vicini”. Una trottola in giro per Londra partita da Lagos e planata sul Tamigi, ma senza mai dimenticarsi delle sue origini. Dal 2022 Lookman veste la maglia della Nigeria nonostante la vittoria del Mondiale U20 con l’Inghilterra. “Una scelta di cuore”. L’ultimo appunto riguarda il nome. Ademola vuol dire “corona”. In questi tre anni è stato il re di Bergamo. Chissà se il suo regno traslocherà a Milano.



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