Serie B: Bari, il rinnovamento della squadra di Caserta

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Viavai estremo in Puglia e non è finita. Fabio Caserta attende altri tre rinforzi per avere una squadra da A

Franco Cirici

Più rivoluzione di così! Il Bari ha ricominciato da zero. Ma questa non sarebbe davvero una novità nella gestione De Laurentiis. Stavolta però lo zero è più tondo che mai. Basti pensare che, oltre ai direttori Magalini e Di Cesare, i confermati della passata stagione superano appena la mezza dozzina. E l’epurazione non appare ancora finita, visto che Dorval, Vicari, Benali, Pereiro e Tripaldelli sono tutt’altro che sicuri di restare dopo il ritiro, appena scattato a Roccaraso. In sostanza Fabio Caserta, successore di Moreno Longo (esonerato e rimasto a libro paga) al timone del nuovo Bari, è atteso da un gran lavoro. Ma è spinto dall’entusiasmo di un ragazzino. “L’approccio è stato positivo. Ho percepito l’affetto dei tifosi – ha confidato – ed è la base di partenza più solida, per far bene in una piazza così. La pressione? Non mi piace nemmeno la parola, facciamo il mestiere più bello del mondo”. 

repulisti

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I numeri parlano chiaro. Sono partiti 17 uomini, protagonisti e non, della scorsa stagione. Praticamente, quasi tutti. Compreso Maita, il veterano del gruppo (unitamente al barese doc Bellomo, a cui è stato appena rinnovato il contratto), che ha raggiunto a Benevento il suo estimatore Auteri. Facile intuire, tuttavia, che il d.s. Magalini abbia quantomeno tentato di riscattare Mantovani, Oliveri, Radunovic, Favasuli, Obaretin e Favilli, ovvero tra i più brillanti alla corte di Longo. Ma i riscatti non erano semplici, così è partita l’operazione “tutto nuovo”. Sulla carta si è rivelata brillante l’intuizione di bruciare sul tempo la concorrenza e assicurarsi un tris di svincolati doc dal Brescia: Verreth, Dickmann e Moncini. Come l’idea di rimpiazzare tra i pali Radunovic con Cerofolini. Occhio alla prospettiva con Pagano, Kassama e Rao. Quelli del gol Caserta non ha fatto sforzi per individuare subito gli uomini che potrebbero consentire al suo Bari un campionato ambizioso. 

quelli del gol

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“Gytkjaer sta bene, l’ho trovato molto volenteroso – ha detto il tecnico – in quanto a Sibilli dobbiamo sfruttare al massimo le sue indubbie qualità”. Gente smaliziata che conosce bene le vie del gol. Ma, ovvio, non possono bastare soltanto loro a restituire fiducia ed entusiasmo a un ambiente dominato dalla delusione. Certo, la Serie B attraversa un periodo di grave crisi economica. Ma la gente di Bari aspetta almeno altri tre tocchi di classe per credere nella Serie A: un centrale difensivo, un centrocampista di qualità e un tiratore scelto. E spera che De Laurentiis non si risparmi… Nei prossimi giorni però si penserà essenzialmente a sistemare qualche pedina non ritenuta idonea da Caserta. La chiave di volta del mercato potrebbe essere rappresentata dalla cessione di Dorval. Porterebbe nelle casse un po’ di necessario ossigeno. O no?



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