Il colombiano per la prima volta ha partecipato alle esercitazioni tattiche prima di dedicarsi agli esercizi personalizzati: il recupero procede bene
È un colosso granata con una muscolatura possente ben distribuita nei suoi centottantotto centimetri di altezza. E la sua apparizione a Prato allo Stelvio, di prima mattina, mette subito tutti di buon’umore. In un mercoledì freddino, e anche ventoso, che richiede necessariamente di tirare il piumino fuori dall’armadio, Duvan Zapata assaggia la sensazione di rientrare – anche solo per una mezzoretta – in gruppo per allenarsi con i compagni. Non è un ritorno definitivo, e non poteva assolutamente esserlo a così pochi giorni dall’inizio degli allenamenti del Toro che nascerà. Ma è un primo passo, di quelli senza dubbio significativi. Un primo assaggio che fa crescere un sorriso grosso così nell’ambiente del Toro. E dunque… W Zapata, avanti con fiducia.
Sensazioni
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Si riparte dalla fine di un allenamento svolto in mattinata che ha fatto segnare, finora, la notizia più importante dell’estate del Toro. Si riparte dalla fine, ovvero da quando Duvan Zapata esce dallo spogliatoio dopo la doccia mentre mangia una mela e si dirige verso i tifosi, in attesa fuori dallo Sportzentrum Prad di Prato allo Stelvio. È il secondo giorno di ritiro in quota, va in scena la prima sessione ufficiale di autografi (perché di qua e di là, in qualche modo, ne saranno già volati a centinaia). Poco prima del pranzo, i tifosi abbracciano Nikola Vlasic, Guillermo Maripan e poi arriva il più atteso di tutti, Duvan. I tifosi chiedono foto, firme ma vogliono essere rassicurati, proprio dalla bocca del capitano, sulle sue condizioni. Duvan sorride, con gentilezza non delude nessuno. “Ragazzi, sto meglio – dice a una cinquantina di tifosi – : sto recuperando la condizione, piano piano tornerò in forma“.
La giornata
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Il meglio lo avevamo vissuto un paio d’ore prima. E allora, riannodiamo i fili di una giornata particolare. Come ormai da agenda consolidata, Marco Baroni raduna la squadra qualche minuto prima delle 10 sul campo principale del centro sportivo a due passi dall’albergo granata. Dietro le quinte, c’è movimento già intorno alle 9.45. Si capisce che sta per arrivare qualche sorpresa. Baroni tiene fede al programma del primo giorno e riparte, ancora, dalle esercitazioni di tattica dopo il risveglio muscolare. Alle 10 schiera le due squadre per l’esercitazione a metà campo e, sorpresa, con il gruppo c’è Zapata per la prima volta in stagione. Veste una casacca blu e Baroni lo schiera da “centravanti jolly”. Gioca per la squadra che ha il possesso palla. Resta coi compagni una mezzora abbondante, poi si allontana sul campo secondario per proseguire il piano personalizzato insieme a un preparatore atletico.
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A che punto siamo?
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È stato un primo passo. Baroni gli ha voluto far assaggiare un po’ di schemi, un po’ del suo calcio, senza forzare. Duvan è nel pieno della prima fase di lavoro dell’estate, quella dedicata a ristabilire un completo recupero. Si è infortunato il 5 ottobre dello scorso anno, ad aprile ha iniziato gli allenamenti in palestra al Filadelfia per riprendere il tono muscolare, poi un po’ per volta ha cominciato a forzare. Oggi corre e lavora sodo, è monitorato di giorno in giorno dallo staff medico e atletico del club. La speranza è di rivederlo in gruppo per la fine del mese, con la proiezione di riaverlo in campo dopo la sosta di settembre. Tutto senza forzare tempi e necessità. Il gigante è in cammino, Baroni sorride. Basta già questo per accendere i sogni dei tifosi.
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