Milan, la maglia arlecchino con i nomi tra virgolette scatena il web: il retroscena e cosa vuol dire

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A Carnevale ogni scherzo vale, ma i tifosi rossoneri restano infuriati per la presentazione della nuova quarta maglia stagionale, mostrata ieri in occasione della partita di ieri contro il Verona. Questa maglia speciale è frutto della collaborazione tra lo sponsor tecnico Puma e il brand di streetwear Off-White, già noto per aver creato diverse collezioni per i rossoneri, tra cui le iconiche varsity jacket. I dettagli e la spiegazione delle peculiarità della nuova divisa stagionale del Milan che ha scatenato una bufera sul web.

  • Il design: colori e simboli della quarta maglia del Milan
  • Le virgolette: un segno distintivo
  • Il numero 63 e il richiamo alla storia
  • I tifosi rossoneri bocciano la nuova quarta maglia

Il design: colori e simboli della quarta maglia del Milan

La divisa mantiene il classico rosso e nero del Milan, ma introduce anche il verde e il giallo, i colori della bandiera panafricana. Questa scelta cromatica non è casuale: il kit è un tributo alla “black excellence” e al potere ispiratore dei sogni, valori centrali per il brand fondato da Virgil Abloh.

Le virgolette: un segno distintivo

Uno degli elementi più particolari del design è l’uso delle virgolette per incorniciare i nomi dei giocatori sulla schiena e la scritta “DIAVOLI” sul logo del club. Questo dettaglio è un marchio di fabbrica di Off-White e riflette lo stile inconfondibile del compianto Virgil Abloh, designer che ha rivoluzionato la moda streetwear.

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Il numero 63 e il richiamo alla storia

Sul colletto della maglia è stampato il numero “63”, anch’esso racchiuso tra virgolette. Questo elemento ha un duplice significato: celebra il 1963, anno in cui Cesare Maldini sollevò la prima Coppa dei Campioni nella storia del Milan, e richiama il celebre discorso “I have a dream” pronunciato da Martin Luther King nello stesso anno a Washington.

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I tifosi rossoneri bocciano la nuova quarta maglia

Sui social i tifosi rossoneri sono in rivolta totale per la presentazione della nuova quarta maglia: “La maglia del Milan l’ha disegnata Bob Marley, tra una canna e l’altra…” C’è poi chi scrive: “Ma per quale motivo i cognomi (e soprannomi) dei giocatori sono tra VIRGOLETTE in questa maglia?”

E ancora: “Comunque eccetto la 22/23 (quella di Kochè) la quarta maglia del Milan uno schifo orribile ogni anno.” C’è poi chi critica la scelta dei colori aggiuntivi: “Questa maglietta rossa sarebbe spettacolare e avrebbe anche un senso storico visto che il rosso è il colore predominante nel Milan ma perché inserire quella macchia di verde a bordo della maglia. Mah. Non mi dispiace come maglietta ma il verde messo così non ha senso.”

Non si placano gli animi sul web: “Maglia del Milan davvero orripilante: sembrava quella del Venezia caduta nel Canal Grande e ripescata il giorno dopo.” C’è poi chi scrive: “Nel caso di “Maignan” le virgolette sulla maglia ultimamente sembrano appropriate, qui ci regala un brivido lasciandosi sfuggire il pallone in area. Brrrr. (era il brivido)”

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Per i tifosi rossoneri la maglia non è identitaria: “Ma perché il Milan gioca con la maglia del Venezia?”

E infine: “Sarò di parte, ma la maglia del Milan di stasera entra di diritto nella top five delle divise più brutte all-time viste in SerieA (compresa l’ormai leggendaria maglia Sprite dell’Inter, nobilitata solo per l’unico gol in Italia di Gabigol).”

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