De Laurentiis vuole regalare a Conte altre due opzioni offensiva: un esterno sinistro e un centravanti. Ecco tutti i candidati e lo stato delle trattative. Osimhen permettendo
Avanti c’è posto: e però, adesso che Osimhen ha un po’ fatto perdere l’orientamento – perché avere 75 milioni di euro o non averceli mica è la stessa cosa – non è neppure il caso di parlare al conducente. Sul tram del desiderio, destinazione paradiso, c’è quasi una mezza dozzina di simpatiche “canaglie”, quegli uomini con l’istinto del killer che stazionano in area di rigore oppure nei pressi, e che rappresentano il tormento, perché per l’estasi bisogna aver pazienza. All’attacco, urlerebbero i “rivoltosi”, ma qui, dove la rivoluzione è appena (ri)cominciata c’è da aggiungere il giusto: un altro esterno, che dia una mano a Lang, a Politano e a Neres; e un centravanti, che sia pronto a diventare controfigura di Lukaku, però con caratteristiche diverse.
napoli, gli obiettivi di mercato sulla fascia sinistra
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Dipendesse solo dal Napoli, e non va cosi, Dan Ndoye (25 anni a ottobre) sarebbe già sul Lungomare, per apprezzare le bellezze naturali di una città che lo aspetta a braccia aperte da mesi sei: 30 milioni, forse pure 35, non sono stati sufficienti per schiodare il Bologna dalle proprie certezze, fissate intorno ai 43 milioni di euro. De Laurentiis sa essere munifico anche oltre le ragionevoli attese, i soldi di Osimhen, quando arriveranno, vorrà investirli, ma bisognerà scegliere una destinazione, tra la sinistra e il centro. Nel primo caso, prepotente, potrebbe rinascere la tentazione seducente di Ademola Lookman (28 anni a ottobre), dal quale chiunque sarebbe conquistato, altrimenti – virando – il Napoli tornerebbe su Chiesa (28 anche lui a ottobre), che ha ingaggio da rimodulare ma che potrebbe essere avvicinato senza le esagerate pretese di un tempo.
calciomercato napoli, nunez e lucca in pole
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È un complicato intrigo che da settimane ormai ruba il sonno, ma non c’è fiction in questo calcio 3.0 che non si discosta da quello del secolo precedente: è da quando hanno inventato il mercato che si sta in una bolla assai simile a un nuvola, con quel che ne consegue. Per esempio, che fragorosamente, e senza che sia mai stata una fake o una esagerazione, Darwin Nuñez sbuchi sul palcoscenico e lo tenga tutto per sé, come racconta la sua vita da Reds: la tragedia di Diogo Jota ha ovviamente cancellato qualsiasi possibilità di dialogo, e non c’è ancora voglia di rimettere a Liverpool il calcio al centro dei pensieri, ma quando sarà inevitabile ritrovarsi, De Laurentiis e lo stato maggiore degli inglesi riprenderanno da dove s’erano lasciati. Offerta del Napoli: 50 milioni; richiesta del Liverpool: 60. E sei milioni (da trattare) all’uruguayano. Però c’è anche Lorenzo Lucca nell’agenda di Giovanni Manna, che sull’attaccante ha puntato in epoca non sospetta e da lui ha già ottenuto il sì: c’è una distanza rilevante tra Napoli e Udinese, una decina di milioni, che l’amicizia tra De Laurentiis e Pozzo non ha ridimensionato. E poi ora c’è dell’altro. A Lucca è interessata anche l’Atalanta, benestante di suo e con i 70 milioni della cessione di Retegui ancor più ricca. Ma è proprio la definizione dell’affare con l’Al Qadsiah – con i tempi burocratici che spesso si allungano – la conditio sine qua non che il club nerazzurro considera indispensabile per agire altrove. Prima di irrompere, poi, Juric vorrebbe verificare gli attaccanti a disposizione – El Bilal Touré e, nel caso, pure Maldini e De Ketelaere – e dunque l’Atalanta non ha fretta ma resta sveglia: ed è facile pensare che, in caso di affondo del club di De Laurentiis, si rifaccia sotto con decisione.
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