L’ex presidente nerazzurro analizza il calciomercato e fa un paragone con il passato: Simone è diverso, più fermo e calmo, ma altrettanto bravo sul campo
Il binomio Inter-Moratti ha radici antiche e solide, e il legame venutosi a creare nel corso degli anni rimane a dispetto del tempo. Dal padre Angelo al figlio Massimo, storie di successi in Italia e in Europa: quello di Moratti è un nome che non può lasciare indifferente i cuori di qualsiasi tifoso nerazzurro.
Inter-Moratti, binomio indissolubile
Massimo Moratti è infatti sempre partecipe delle sorti interiste: l’ex presidente è infatti tornato a parlare dei nerazzurri a ControCalcio.com, questa volta commentando il calcio mercato e la squadra in via di costruzione. “Non so se è finito, ma con gli arrivi di Zielinski e Taremi più anche altri che sono stati presi, restiamo senza dubbio la squadra da battere in Italia e di questo ne sono felice ed entusiasta, vediamo come si muovono gli altri, ma a me sembra che non ce ne sia per nessuno, l’Inter resta una squadra completa, guidata sia in società che sul campo in maniera egregia, direi perfetta…”.
Da Moratti a Marotta
Inevitabile parlare anche del nuovo presidente dell’Inter, Beppe Marotta: “Un dirigente in gamba, davvero una persona capace e un professionista che ha cambiato direzione e dato all’Inter un nuova via. Però il lavoro fatto da Steven Zhang non va dimenticato, visto che è stato costellato di trofei e vincere all’Inter non è mai facile”.
Inter, Inzaghi come Mourinho
Allo stesso modo il paragone con l’Inter del passato, quella che Moratti ha guidato in due riprese dal 1995 al 2013, torna sempre d’attualità, così come quello tra Mourinho e Inzaghi: “Sapevo che Inzaghi era bravo, ma non così bravo. Gli auguro di ripercorrere le stesse vittorie di José Mourinho e anche di più con l’Inter. Inzaghi è diverso dal punto di vista caratteriale, più fermo e calmo, ma altrettanto bravo sul campo. Bravissimo a dare un gioco e a guidare la squadra con una competenza davvero incredibile. A me piace tantissimo e di Mourinho ha tante cose, li vedo entrambi Special anche se hanno differenze, ma la voglia e l’ambizione di vincere è la stessa”.
Obiettivo Champions League
Le prospettive, invece, quelle non cambiano mai: vincere, in Italia e in Europa. “Dopo la conquista dello scudetto, speriamo innanzitutto che si confermi in Italia, ma spero che si possa andare all’assalto della Champions League, una società come l’Inter deve sempre avere questa ambizione e con questo allenatore, questo obiettivo mi sembra ben chiaro. “La Champions League, la competizione più bella e affascinante che ci sia. Conquistarla è bellissimo, ma non facile: in campionato se sei più forte e non succede nulla, vinci, ma in Europa tutto può succedere e non è detto che a volte vinca la più forte. Io spero di rivedere l’ Inter in finale di Champions League il prossimo anno, magari col City, non è facile, ma non è affatto impossibile arrivare fino in fondo. Con Inzaghi e questa società si può…”.
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