A 26 anni non ancora compiuti il difensore belga ha trascorso fermo per infortunio la cifra mostruosa di 1076 giorni. Veniva considerato il profilo su cui costruire il futuro, si è perso. Ma è ancora incredibilmente legato ai nerazzurri
Immaginate di essere il più forte della Primavera, quello con gli occhi dell’allenatore della prima squadra costantemente puntati addosso, quello che spesso si allena con i grandi e davanti ha un futuro praticamente scritto, fatto di vittorie e successi. E poi non raccogliere nulla. È la storia brutalmente riassunta di Zinho Vanheusden, ormai ex golden boy nerazzurro ancora incredibilmente legato al club a livello di contratto a distanza di 10 anni esatti dal suo arrivo nell’Under 17. Nel mezzo, un paio di soddisfazioni con la Primavera e un’infinita serie di prestiti uno più deludente dell’altro: Standard Liegi, Genoa, AZ Alkmaar, ancora Standard Liegi, Mechelen. L’unica costante di una carriera sfortunatissima sono stati gli infortuni: oggi Zinho sarebbe ancora nel pieno più totale – ha 25 anni, ne compirà 26 il prossimo 29 luglio -, ma a guardare i suoi numeri fino a qui la sensazione è che il suo, di “prime”, non l’abbia mai raggiunto e mai lo raggiungerà.
La classica storia triste del grande rimpianto. Come se Pio Esposito, su cui tanti interisti ripongono enormi speranze, sparisse anni interi per continui guai fisici. Legamenti rotti, operazioni, fratture, ritardi di condizione: Vanheusden le ha subite tutte. Ultima, ma certamente non meno dannosa, un’ernia inguinale che lo tormenta da quasi due anni e che di fatto ha cancellato tutta la sua ultima stagione e buona parte della precedente. Sono infatti due le presenze messe a referto quest’anno, per un totale di 159′ in campo. Poi il buio, ancora.
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Chissà se dalle parti di Appiano lo riconosceranno al momento del raduno interista. Di (più o meno) certo c’è che Vanheusden ci sarà. Ancora, per l’ennesima volta e con l’ennesimo allenatore diverso in un gruppo profondamente cambiato rispetto all’annata precedente. Chiaro è che in ben dieci anni di cose ne cambino parecchie: direttamente o meno, Vanheusden ha vissuto momenti, tecnici, gruppi e squadre profondamente diverse tra loro. Il lunghissimo contratto che fino a oggi ha legato il difensore belga all’Inter però scadrà il 30 giugno del 2026. A meno di una chiusura anticipata, quindi, questo sarà l’ultimo anno che Vanheusden trascorrerà da tesserato nerazzurro. Poi, glielo augurano tutti, magari troverà un po’ più di fortuna altrove. Ma il rimpianto sarà per sempre.
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