Sulla sua gavetta: “Si, penso sia il momento giusto per il Milan, ho fatto anni in Serie B con l’Empoli. Poi col Torino sono cresciuto tanto con Juric e Vanoli. Anche grazie a loro che sono qua. Devo migliorare ancora su tante cose. Penso qui sia il posto giusto per migliorare, visto che ti confronti con i giocatori più forti del mondo. Sarò sempre me stesso, equilibrato”.
I compagni che ha già sentito: “L’ultimo è stato Gabbia. Ho chiesto informazioni sul mondo Milan. Abbiamo un bel rapporto. Poi c’è Pobega, ho un bel rapporto con tutti”.
Ricci: “Ecco dove mi piace giocare”
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Sul ruolo: “Adesso il ruolo del mediano a tre è quello che sento più mio, ma ho imparato a fare altro. Ho giocato mezzala, con Juric giocavo a due”.
Su un idolo rossonero: “Il primo che mi viene in mente è Pirlo. Un maestro del ruolo, vedevo qualche video da piccolo”.
Sulla scelta del numero 4: “L’ho vestito anche in passato. Si addice a quello che sono io, dentro e fuori dal campo. Dà stabilità ed equilibrio. Quello che sono io”.
Cosa fa fuori dal campo? “Passo tempo con la famiglia. Sono concentrato sul campo durante l’anno. Cerco di tutto per stare meglio”.
Sul viaggio in Uganda: “Evadere è la parola giusta. Chi è stato in Africa sa cosa vuol dire. Ti porti sempre qualcosa che ti arricchisce. Ci sono persone che non hanno nulla, ma hanno sempre il sorriso. L’insegnamento più bello”.
Un messaggio ai tifosi: “Un grosso saluto e un abbraccio, ci vediamo presto, forza Milan”.
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