Duvan da lunedì è in città e si sta già preparando. Sarà con Baroni dal primo giorno, motivato a mille
Tredici giorni di vacanza possono bastare, perché adesso comincia a essere troppa la voglia (e la fame) di Toro. Da lunedì 30 giugno Duvan Zapata è rientrato in città e la notizia è che ha già ricominciato ad allenarsi al Filadelfia. Non è poi neanche tutto qui, c’è anche dell’altro ed è pure molto gustoso per i tifosi granata. Perché ormai il raduno del nuovo Toro è, di fatto, già all’orizzonte e martedì 8 luglio capitan Zapata ci sarà quando suonerà la campanella al Filadelfia accanto al nuovo allenatore, Marco Baroni. Non è affatto una notizia banale: Duvan ricomincia in presenza dal primo giorno. Anzi, come raccontavamo prima, in realtà la sua corsa nella nuova stagione è già partita. E questo è il segnale di un ottimismo crescente intorno alla possibilità di riavere il centravantone colombiano il prima possibile nella prossima Serie A.
Estate di lavoro
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Prima, però, un piccolo flashback: dove avevamo lasciato Duvan Zapata? Esattamente dove lo ritroviamo in questi giorni: nella palestra del Filadelfia. Quando, sul tramonto di maggio, il campionato è diventato una materia di archivio, Zapata ha continuato il suo programma personalizzato di lavoro nel centro sportivo del club. Ha svolto lavoro esclusivamente in palestra tutte le mattine, aggiungendo solo qualche leggera corsetta sul prato. Tutti ricorderanno anche l’incrocio con Marco Baroni, il 5 giugno, nel primo giorno vissuto dal tecnico del nuovo corso torinista in città. Quel giorno, in palestra, tecnico e capitano si strinsero la mano e ne nacque un siparietto simpatico. “Ciao bomber, ti aspetto”, “mister, sto cominciando a essere me stesso”. Duvan ha, poi, lavorato in città fino al 12 giugno, il giorno dopo è partito per una mini-vacanza.
Rieccolo
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Si è concesso in fondo un piccolo break con la famiglia, concluso il 29 giugno, durante il quale ha continuato pure ad allenarsi e a seguire la sua tabella di lavoro. Da mercoledì è rientrato a Torino. Per lui la nuova stagione è scattata in anticipo, con un sorriso grande così e con le vele dell’ottimismo gonfie di vento. Insieme a lui, al Filadelfia, in questi giorni si allenano anche l’attaccante esterno svedese Njie, il centrocampista della Primavera Galantai, il centrocampista turco Ilkhan e il difensore olandese Schuurs: tutti calciatori che stanno rientrando dai rispettivi lunghi infortuni. Tornando a Duvan, come detto, si è fatto rivedere al Filadelfia con una settimana di anticipo rispetto ai compagni: martedì 8 luglio, quando il Toro di Marco Baroni ripartirà verso il suo nuovo viaggio, il capitano sarà presente. Non ancora disponibile, ma ci sarà. Perché, com’è giusto che sia, in questo momento, bisogna dosare adeguatamente il sentimento dell’ottimismo con la prudenza.
Sulla strada
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Zapata, infatti, non è ancora recuperato. Come dicono gli addetti ai lavori, oggi non sarebbe schierabile. E questo fa parte di un processo fisiologico. Il suo percorso riabilitativo procede, però, molto bene e senza intoppi. Nei prossimi quindici giorni seguirà il suo programma personalizzato al Filadelfia, poi traslocherà anche lui dal 14 luglio nel ritiro di Prato allo Stelvio. Proprio tra le Dolomiti potrebbe avvenire il suo, graduale, ritorno con i compagni durante gli allenamenti. Sarà tutto da valutare strada facendo da Baroni e dal suo staff. “Abbiamo la grande speranza di riavere Zapata il prima possibile – ha raccontato il direttore dell’area tecnica del Torino, Davide Vagnati, alla trasmissione “Non solo mercato” su Rai2 -. Duvan è un grande uomo, oltre che un grande calciatore: sta facendo un lavoro incredibile, ha lavorato anche durante le vacanze. Speriamo torni quello che era o anche meglio”. Il Toro viaggia, così, in questa estate a tutta Duvan. Tra piani di allenamenti, tabelle per il rientro e una fresca dose di ottimismo. Il capitano sta piano piano riacquistando normalità e, chissà, per qualche manciata di minuti potremmo rivederlo in campo anche durante le amichevoli del precampionato tra luglio e agosto. Duvan ha fame di Toro.
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