la nuova priorità. E Strama già promuove Chivu

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Il più piccolo dei fratelli Esposito ha messo tutti d’accordo e non solo per il gol al River: Marotta e Ausilio accellerano per Bonny e rinunciano a Hojlund, il piano

Quando un gol ti cambia la vita. E pure le strategie di mercato. È bastato un guizzo, uno solo, per rivoluzionare il mondo in casa Inter. No, Pio Esposito non è Camarda: niente prestito, resta alla Pinetina. Blindato. Perché un talento così merita spazio. Anche se davanti hai due mostri sacri come Lautaro e Thuram. Mentre Stramaccioni già esalta il lavoro di Chivu, Marotta e Ausilio spostano il mirino: lì davanti basta Bonny, ora la priorità è un’altra.

Inter, Pio Esposito resta: come cambia il mercato

Sul talento del più piccolo dei fratelli Esposito non c’erano dubbi. In B con lo Spezia e anche quando ha giocato con l’Under 21 il classe 2005 di Castellammare di Stabia ha dimostrato di avere il gol nel dna. E, infatti, al debutto dal primo minuto accanto a capitan Lautaro al Mondiale per club ha sbloccato il big match col River Plate consentendo ai nerazzurri di chiudere al primo posto nel Gruppo E.

Se prima in viale della Liberazione si pensava a un prestito formativo in una squadra di Serie A, ora ogni idea di cessione è stata spazzata via: Francesco Pio farà parte della rosa che tenterà di scippare lo scudetto al Napoli. Una decisione che incide anche sulle strategie di mercato del club, visto che l’intenzione era quella di prendere non uno, ma due attaccanti di livello in grado di non far rimpiangere il Toro e Tikus.

Solo Bonny per l’attacco, la nuova priorità

A questo punto sfuma la pista inglese che portava a Old Trafford. L’Inter era da tempo sulle tracce dell’ex Atalanta Hojlund, che nelle due stagioni con addosso la casacca del Manchester United non ha mai convinto. L’età strizza senza dubbio l’occhio al centravanti danese, ma perché rischiare un clamoroso flop quando in casa si ha un potenziale campione? Barcellona e PSG insegnano che i vari Yamal e Doué devono giocare: lo stesso farà l’Inter con Esposito, in linea con la nuova filosofia di Oaktree.

E, allora, Marotta e Ausilio accelerano per Bonny: col Parma si può chiudere già in giornata per una cifra intorno ai 23-24 milioni più bonus. Poi, il club nerazzurro potrebbe destinare il tesoretto di Hojlund a un ruolo finora scoperto e che stuzzica non poco Chivu: il trequartista. Già, il tecnico romeno è sempre più tentato dal 3-4-1-2: negli Stati Uniti ha adattato Zalewski, Mkhitaryan e Valentin Carboni, ma manca uno specialista. Un Nico Paz, per intenderci. O, magari, un Arda Guler. In entrambi i casi c’è il Real Madrid di mezzo, chissà.

Stramaccioni promuove Chivu: le parole dell’ex

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell’Inter, promuove Chivu per i risultati ottenuti al termine della fase a gironi del Mondiale. Dopo il deludente epilogo dell’era Inzaghi, con la batosta in Champions subito dopo la beffa scudetto, non era affatto scontato riuscire a svoltare subito.

“Chivu ha avuto il merito di resettare tutto mentalmente, non era facile. La Champions ha avuto effetti micidiali, però la squadra è in crescita. Si sono riviste serenità e consapevolezza di forza: pur restando nel solco di Inzaghi, è evidente la ricerca di alternative”.

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