Dovbyk vuole restare alla Roma e convincere Gasperini

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Il centravanti ucraino porta in dote 17 gol ma non è mai stato un punto fermo

Alessio D’Urso

E se fosse lui, alla fine, il vero nuovo “rinforzo” in attacco della Roma? Le vie del calcio sono infinite e, a volte, riservano sorprese entusiasmanti. Lui, Artem Dovbyk, riparte in punta di piedi. Al nuovo tecnico Gian Piero Gasperini chiede una nuova chance con l’umiltà che è delle persone intelligenti, che è la dote dei veri combattenti. I numeri dell’ultima stagione non lo condannano, anzi tutt’altro, ma l’ucraino vorrebbe scrivere ora una storia diversa rispetto all’ultimo proposta a Claudio Ranieri e ai tifosi dell’Olimpico. Un romanzo a puntate, cioè, pieno di gol ma anche di carisma, di qualità nel tocco, di forza esplosiva, di leadership e di cinismo sottoporta: con quell’aura di magia e potenza, in sostanza, che solo un numero ristretto di giocatori sa mostrare al pubblico.

futuro

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L’ucraino parte già da numeri piuttosto solidi. Al suo primo anno italiano ha messo a segno 17 reti in tutte le competizioni nonostante due difficoltà non da poco: i tre cambi allenatore e la guerra in Ucraina, dove vive la sua famiglia. L’ex bomber del Girona vorrebbe restare e avere un’opportunità proprio con quel tipo di allenatore che è Gasp, capace com’è di esaltare gli attaccanti che ha a disposizione, aumentandone non di poco i numeri offensivi. In questi giorni Dovbyk, dopo le vacanze in Sardegna, vorrebbe conoscere appunto i propositi del nuovo tecnico e capire se c’è piena fiducia in lui. Lo farà durante la prima parte di ritiro a Trigoria, a meno di clamorose sorprese sul mercato. Ma l’ucraino difficilmente partirà, considerato che è stato pagato 30,5 milioni più bonus appena un anno fa. E nelle ultime interviste di fine maggio il centravanti aveva mostrato l’atteggiamento giusto di chi sa mettersi in discussione. Da una parte, aveva ammesso di essere felice a Roma ma che il suo futuro sarebbe dipeso dal nuovo allenatore, dall’altra parte aveva pure spiegato che “il bilancio per me è positivo, essendo al primo anno in un nuovo ambiente in cui mi sono dovuto adattare”. Aggiungendo, però, che avrebbe potuto “fare sicuramente di più”.

laboratorio

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E allora toccherà a Gasp esaltarsi con i suoi metodi e le sue formule rigeneranti per attaccanti a caccia di rivincite. L’esperienza all’Atalanta dell’allenatore è emblematica. Mateo Retegui, per dire, ha appena vinto la classifica dei cannonieri della Serie A con 25 gol: l’anno prima nel Genoa ne aveva segnati solo 7. Oppure Gianluca Scamacca, obiettivo della nuova Roma, che nell’Atalanta ha pure stabilito il record personale di reti in una stessa stagione: 19. O ancora Luis Muriel e Duvan Zapata, che hanno conosciuto anche loro la doppia cifra a Bergamo. Sulla scia degli attaccanti nerazzurri esplosi con Gasp, allo stesso modo Dovbyk vorrebbe ora trasformarsi in un implacabile bomber al servizio della squadra, proprio come gli ha chiesto più volte lo stesso Ranieri nell’ultima stagione durante quella che è stata una sorta di prima fase del “restyling” del centravanti capocannoniere della Liga 2023-2024.

assortimento

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Un Dovbyk dalla propria parte garantisce del resto qualità importanti per una lunga stagione che vuole essere ad alti livelli. E accanto a lui, se Gasp avvertirà i segnali di una piena trasformazione, il club potrebbe affiancare ad Artem almeno altri due attaccanti per completare il pacchetto offensivo, in coincidenza con le partenze in vista di Eldor Shomurodov (Rennes o Basaksehir) e di Tammy Abraham (sulla lista dei super cedibili visto lo stipendio da quasi 8 milioni a stagione: possibile la destinazione Besiktas o Arabia). Da Arnaud Kalimuendo del Rennes a Gianluca Scamacca dell’Atalanta, passando per la new entry Roberto Piccoli del Cagliari, scoperto proprio da Gasp a Bergamo, gli obiettivi della Roma possono innalzare davvero il peso offensivo della squadra. Che all’ucraino Dovbyk chiede un nuovo inizio più iconico che mai.



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