Finora la NAT San Marino non era mai riuscita a strappare la qualificazione alla fase finale del torneo dedicato alle rappresentative dilettantistiche regionali delle federazioni europee
A San Marino, il calcio non è una questione di risultati. Si gioca per passione, condivisione, spirito di aggregazione. Eppure, il terzo Paese più piccolo al mondo ha due nazionali che stanno facendo la storia. Quella guidata dal c.t. Cevoli ha conquistato per la prima volta l’accesso in Lega C di Nations League superando due volte il Liechtenstein. Per dare la misura dell’impresa, l’ultima vittoria era arrivata addirittura nel 2004. L’altra è la NAT San Marino, rappresentativa dilettantistica che dal 23 giugno al 5 luglio giocherà la fase finale della Uefa Regions Cup: torneo amatoriale internazionale dedicato ai giocatori che non hanno mai esordito tra i professionisti. Sarà la piccola Repubblica, incastrata tra Emilia-Romagna e Marche, a ospitare l’ultimo atto della competizione. La squadra allenata da Luigi Bizzotto è composta da calciatori italiani e sammarinesi impegnati nel campionato del Paese. Il capitano è Elia Ciacci, centrocampista classe 2001 e studente universitario. Nel gruppo tutti si dividono tra studio e lavoro: ci sono operai, carpentieri, impiegati, fisioterapisti, commercianti, consulenti finanziari. Quando c’è da giocare in trasferta, si chiedono ferie e permessi speciali. Tutto pur di vivere un’esperienza da campioni.
La fase finale
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La Regions Cup è un torneo Uefa che si svolge ogni due anni. È dedicato alle rappresentative dilettantistiche regionali delle federazioni europee. I Paesi più piccoli – come San Marino, Malta e Andorra – schierano nazionali dilettantistiche. La NAT San Marino ha chiuso il girone di qualificazione in vetta a punteggio pieno. Superate Istanbul, la formazione dell’Ungheria e il Ljubljana. Ora nella fase finale della competizione affronterà i cechi dell’Hradec Králové, gli spagnoli di Aragon e i serbi del Vojvodina. Nell’altro gruppo ci sono i finlandesi del Länsi-Vantaan Ylpeys, i polacchi del Dolnośląski, gli svizzeri del Vaud e i croati del Rijeka. Le prime classificate dei due gruppi si sfidano in finale. L’Italia, che quest’anno non ha squadre qualificate, comanda nell’albo d’oro insieme alla Spagna con tre titoli: due conquistati dal Veneto.
Un risultato storico
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Finora la NAT San Marino non era mai riuscita a strappare la qualificazione alla fase finale della Regions Cup. Ci è riuscita lo scorso novembre, nella stessa settimana in cui la nazionale del c.t. Cevoli ha superato per la seconda volta il Liechtenstein guadagnando la promozione in Lega C di Nations League. “La Federazione si è complimentata – ha detto l’allenatore Bizzotto -. Abbiamo festeggiato organizzando un aperitivo per brindare insieme”. Durante l’anno, il tecnico guida la Virtus: squadra campione sammarinese in carica. “Ho avuto quest’opportunità quattro anni fa e sono felicissimo di aver accettato. Da calciatore ho giocato tra B e C, in Italia non avrei mai potuto allenare una nazionale. Oggi guido un gruppo di ragazzi che hanno sempre sognato di diventare professionisti, ma si accontentano soltanto di divertirsi con il pallone”. I criteri per le convocazioni sono stringenti: serve avere meno di 40 anni, essere tesserato in un club del Paese da due stagioni, non aver mai debuttato tra i pro e non aver collezionato più di 750 minuti nelle competizioni Uefa. La NAT San Marino ha 20 giocatori pronti a scendere in campo. Tutti condividono la stessa passione per il calcio. Girano l’Europa come una vera nazionale e puntano a vincere la Regions Cup. Prima di tornare alla vita di tutti i giorni, tra università e lavoro.
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