Plizzari, dal paragone con Gigio alla promozione in B: “Quelle lacrime dopo i rigori…”

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Dal paragone con Donnarumma all’investitura di Silvio Berlusconi, l’ex prodigio del Milan s’è fatto grande e ha riportato il Pescara in B parando tre rigori da infortunato: “Come un film… Le lacrime? Avevo tolto l’armatura, non serviva più. E ora sogno la Serie A”

La maglia di Gigi Buffon domina il salotto del piano di sopra: “Me l’ha data dopo Milan-Juventus. È il mio idolo: se qualcuno prova a dirmi che il più grande portiere della storia è un altro, prendo e me ne vado”. A fianco ce n’è una del Milan: Plizzari, 35. È stato il primo classe 2000 convocato in Serie A e neanche lo sapeva: “Davvero? Beh, che figata”. Il resto è custodito nell’armadio in cameretta. Cimeli, guantoni, medaglie. “C’è anche quella della Supercoppa vinta contro la Juve”. E altre magliette: ancora Milan, tanta Nazionale, anche una del Real Madrid di Keylor Navas. Poi Ternana, Lecce, Reggina. Manca l’ultima, quella del Pescara: “È ancora di sotto, la incornicerò”. Contesto: finale playoff di Serie C, Pescara-Ternana, tre rigori parati su una gamba e pescaresi promossi in Serie B. “Mi sembra un film” e se così fosse, Alessandro Plizzari sarebbe da Oscar. Perché a 25 anni non è troppo tardi per tornare quel portiere prodigio che piaceva a Silvio Berlusconi, l’erede designato di Gigio Donnarumma. Ma ci penserà domani perché oggi “ho staccato la spina”. È tornato nella sua Offanengo (Cremona), dorme nel suo letto e si gode famiglia, amici, i suoi tre cani e Suits, “la serie tv sugli avvocati”. 

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