Il club giallorosso ha presentato il progetto con 9 ettari di superficie verde e un enorme parco completamente sostenibile di quasi 93mila metri quadri, con 8mila dedicati alle aree attrezzate e l’impianto di 819 nuovi alberi
Uno stadio green con 9 ettari di superficie verde e un enorme parco completamente sostenibile di quasi 93mila metri quadri, con 8mila dedicati alle aree attrezzate e l’impianto di 819 nuovi alberi. La Roma risponde, con tanto di immagini del progetto riguardante la parte esterna dell’impianto di Pietralata, a chi teme che con l’abbattimento dell’area boschiva adiacente la zona perda un’importante polmone per il quartiere. Il club giallorosso, visto l’ennesimo rinvio sulla consegna del progetto definitivo, ha voluto tranquillizzare tifosi e cittadini. Soprattutto quella parte che in queste settimane ha manifestato, bloccando anche il primo giorno di scavi, a difesa dell’area boschiva della zona dove dovrà sorgere il nuovo stadio da 60 mila posti voluto dai Friedkin. Nelle immagini rendering fatte circolare in queste ore si nota come l’area verde verrà non solo mantenuta ma migliorata. Con un circuito fitness, un parco giochi per bambini e un percorso pedonale. Tutto immerso nel verde a pochi passi dal nuovo impianto dove giocherà la Roma.
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A rassicurare la città sui buoni propositi di Roma e Comune ci ha pensato con un comunicato anche Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica di Roma Capitale che annuncia un’altra novità. “Roma Capitale è finalmente rientrata in possesso dell’area occupata abusivamente da oltre 20-30 anni da un auto demolitore: un altro passo avanti per il progetto del nuovo stadio della As Roma – assicura Veloccia -. Ringrazio il Dipartimento dei Lavori Pubblici che ha svolto un lavoro importante e complesso per arrivare a questo risultato, ottenuto dopo un’intimazione al rilascio e allo sgombero a cui il detentore aveva fatto seguire un ricorso al Tar concluso positivamente per l’Amministrazione capitolina. In questa settimana l’autodemolitore sta liberando l’area riconsegnata al Comune che poi verrà consegnata alla Roma. Questo rientro in possesso è importante perché ci permette di recuperare un altro spazio pubblico occupato e proseguire con i sondaggi archeologici visto che, pochi giorni fa, sempre il Tar si è pronunciato nuovamente a nostro favore, rigettando un’istanza con la richiesta di sospendere i lavori. Ieri abbiamo effettuato un sopralluogo con i nostri uffici per verificare lo stato di avanzamento delle indagini, che vanno avanti speditamente: la Roma prevede di terminare la parte archeologica entro tre mesi, salvo cause non imponibili ai propri tecnici, mentre quella geognostica è stata completata e consegnata, così come quella vegetazionale”. Veloccia poi ribadisce: “Il nostro obiettivo è che con il nuovo impianto sportivo non si riduca, ma aumenti e migliori la qualità ambientale di tutto il quadrante compresa l’area boschiva in essere. Si tratta nel suo complesso di un lavoro che prosegue su vari fronti, il Comune impegnato nella riconsegna delle aree, Sapienza nel lavoro sulla parte destinata alla ricerca e sviluppo e la Roma nell’area destinata allo stadio. Un quadrante in profonda evoluzione che, dopo anni di attesa, avrà una nuova vita: sportiva, ricreativa, naturalistica, scientifica. Aumenteranno gli spazi pubblici, aumenterà la fruibilità, si ridurranno l’abbandono e il degrado come già dimostra il lavoro fatto in questi mesi, a cui si aggiungerà una nuova pianificazione e valorizzazione dell’ambiente e del verde. La rigenerazione di Pietralata è un progetto bello, complesso ed appassionante, vedere tanti cantieri avviati, ci fa essere ottimisti e fiduciosi”, conclude l’assessore.
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La consegna del progetto definitivo del nuovo stadio della Roma, inizialmente prevista per la primavera, però slitta ancora una volta e supererà a piedi uniti anche l’estate. Il termine fissato dalla dirigenza del club è ormai scaduto, e la nuova scadenza ipotizzata è tra settembre e ottobre, quindi con l’inizio dell’autunno. Un ritardo non annunciato, ma previsto da chi si occupa di tempistiche riguardo gli scavi archeologici. A partire da luglio, la Roma potrà riprendere con gli scavi e le indagini archeologiche, passaggio necessario per chiudere il progetto e presentarlo in via definitiva. La nuova tempistica, però, rende quasi impossibile l’obiettivo di inaugurare lo stadio nella stagione 2027-28, in occasione del centenario del club. A guidare la fase decisiva del progetto sarà Lucia Bernabè, finora responsabile delle relazioni istituzionali, che prende il posto dell’avvocato Lorenzo Vitali. L’ex Cfo ha risolto il suo contratto con la Roma in questi giorni. Ma a seguire la vicenda ci sarà anche Jason Morrow, braccio destro dei Friedkin. L’uscita di scena di Vitali – dovuta anche a rapporti complicati con alcuni membri dell’Assemblea Capitolina – non preoccupa il club, che confida nella continuità del lavoro sotto la guida della Bernabè, figura ritenuta più equilibrata e dialogante.
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