Juve, dove va Vlahovic: Napoli, Milan, Premier, lo stipendio

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Il futuro di Dusan condiziona il mercato dei bianconeri, costretti a vivere alla giornata. E le richieste del centravanti frenano i rossoneri

Carlo Laudisa

Collaboratore

Sceglierà lui: si sa. Quando? Questo è il punto. E la Juve non può star tranquilla. Nei giorni scorsi Igor Tudor ha provato ad entrare nella testa di Dusan Vlahovic, ma è riuscito solo a capire che il serbo vuole sfruttare al meglio l’occasione del Mondiale per club. Nulla di più. Alla Juventus sono costretti a vivere alla giornata. Comolli non ha ancora affrontato direttamente la questione, ma è ormai chiaro che il rinnovo non è all’ordine del giorno. I suoi agenti da mesi ormai si stanno guardando intorno, a caccia di un nuovo contratto. Tuttavia al momento non sono maturate trattative concrete per un cambio di maglia. Nessuna offerta ufficiale è giunta alla Continassa e ciò non fa che complicare le cose. 

lo scambio sfumato

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Eppure nelle scorse settimane qualcosa si era mosso sotto traccia, considerato che nel dialogo tra il Napoli ed Allegri era comparsa proprio la candidatura di Vlahovic con il passaggio di Osimhen alla Juve. In quel caso i bianconeri avrebbero ceduto il serbo per 15 milioni di euro, pagando il nigeriano 75. C’era anche l’assenso dei giocatori, ma poi la decisione di Conte di restare in azzurro ha fatto tramontare quello scambio. Non stupisca, allora che il nuovo fronte si sia aperto a casa Milan, lì dove è arrivato proprio Allegri. Sì, perché il feeling tra Max e Dusan è rimasto intatto, come ai tempi torinesi. E ciò spiega come siano nate quelle voci su un possibile scambio, appunto, tra Vlahovic e Theo Hernandez. In realtà i due club non sono arrivati a valutare questa ipotesi, perché si sono dovuti fermare prima. 

vlahovic-milan, la situazione

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È vero che il numero nove juventino prenderebbe in considerazione l’idea di trasferirsi al Milan, nonostante non sarà impegnata nelle coppe la prossima stagione. Ma resta il problema economico, considerato che Dusan ora come ora guadagna 12 milioni di euro netti e chiede di firmare almeno per un triennale che pesi almeno per 8,5 milioni netti a stagione. In via Aldo Rossi uno stipendio così alto non possono permetterselo, anche se il cartellino dovesse avere costi minimi. Perciò la pratica è stata congelata, in attesa di capire come cambiare le carte in tavola. Tutti hanno ormai capito che questa vicenda ha tempi medio-lunghi e quanto incaponirsi a trovare subito la soluzione sia pericoloso. Perciò la Juventus aspetta che sia proprio l’entourage dell’attaccante a fare la prima mossa. Ovviamente è una sfida psicologica, visto che i vertici bianconeri hanno urgenza di individuare il suo sostituto. Soprattutto se la candidatura di Osimhen rimanesse in cima ai desideri. E ciò impone a tutti la massima cautela. In questa fase sarebbe pericoloso imboccare una strada piuttosto che un’altra. Vlahovic sino a prova contraria è un tesserato juventino e come tale va utilizzato per metterlo in mostra. Di conseguenza anche il giocatore è chiamato a fare la sua parte in questa fase. Se vuole puntare in alto, magari ad una società di Premier League per giocare nelle coppe e meritarsi un ingaggio super evidentemente deve inseguire lui stesso un salto di qualità nel rendimento. In tal senso la vetrina statunitense può essere determinante per tutti. Sinora il ricco mercato della Premier non ha posto particolare attenzione alla sua candidatura. E se non entrano in scena pretendenti di primo piano c’è il rischio che questa vicenda possa andare per le lunghe. È un po’ quello che spera il Milan…



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