“Considerando l’esclusione della Juve dalle coppe europee, avevo messo in conto che quest’anno avrei trovato meno spazio. Onestamente puntavo a raccogliere qualche minuto in più: forse, in certi momenti, lo avrei pure meritato” – ha spiegato Milik ai microfoni di Sportowefakty dal ritiro della Polonia. Poi ha proseguito: “Potevo fare di più? Non saprei. In coppa ho giocato tanto e ho fatto bene, in campionato era difficile mantenere lo stesso ritmo. Se entri in campo a un quarto d’ora dalla fine, magari con la tua squadra in vantaggio, il tuo compito non è quello di fare gol…”
Milik sul terzo posto e l’esonero di Allegri
“Abbiamo chiuso la stagione al terzo posto in classifica che, da queste parti, è vissuto come una delusione“ – ha ribadito Milik. “La Juve deve sempre puntare allo scudetto: l’anno prossimo ci riproveremo. L’esonero di Allegri? Si supponeva che sarebbe potuto succedere in estate, ma dopo la finale di coppa è arrivata la sorpresa. Futuro? Non vado da nessuna parte. Mi trovo bene qui, non vedo l’ora di ricominciare ad allenarmi con i compagni. I dirigenti non mi hanno mai comunicato la volontà di cedermi”. Poi sulla Polonia: “L’importante è essere tornato. Magari avevo bisogno di una spinta in più: la nazionale mi è mancata e ora voglio tenermela stretta. Durante la mia carriera ho imparato a trasformare i problemi in energia positiva, fondamentale per rialzarmi e tornare più forte di prima. Adesso penso soltanto all’Europeo: voglio aiutare la Polonia a superare la fase a gironi”.
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