Nonostante a Roma siano fortemente criticati, in Inghilterra sponda Everton sembrano avere già le idee molto chiare sui piani futuri del club
Criticati a Roma per una mancanza di programmazione, amati a Liverpool (sponda Everton) per le forti posizioni prese e per le idee ben chiare che hanno. La strana storia dei Friedkin ora prende sempre più forma.
Da quando i Friedkin hanno completato l’acquisizione dell’Everton lo scorso dicembre, ha già preso decisioni importanti che stanno iniziando a dare i loro frutti. La scelta di esonerare Sean Dyche è stata inizialmente accolta con scetticismo dai media, ma i risultati recenti stanno dimostrando che era la mossa giusta. Con l’arrivo di David Moyes il mese scorso, i Toffees hanno vinto tre delle ultime quattro partite di Premier League, mettendosi in una posizione di sicurezza nella lotta per la salvezza. Una vittoria nel derby contro il Liverpool di stasera permetterebbe loro di allungare il distacco sul Leicester City, attualmente al 18° posto, portandolo a 12 punti.
Un segnale chiaro: il Friedkin Group punta in alto
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L’impegno della nuova proprietà nei confronti dell’Everton è ormai evidente, soprattutto alla luce delle ultime novità sul progetto del nuovo stadio Bramley-Moore Dock. I Friedkin sono alla ricerca di un accordo di almeno 10 anni per i diritti di denominazione dell’impianto, confermando la volontà di costruire un progetto solido e duraturo per il club. Per farlo, si sono affidati a Elevate, azienda specializzata nel settore commerciale, con l’obiettivo di trovare un partner il cui brand sia perfettamente allineato con la visione dell’Everton. L’intenzione è chiara: chiudere l’accordo prima dell’inizio della prossima stagione e sfruttare al massimo le opportunità finanziarie che ne deriveranno.
Un nuovo stadio, una nuova era per l’Everton
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Il Bramley-Moore Dock Stadium rappresenterà una svolta per le finanze del club, con un incremento stimato delle entrate tra i 30 e i 40 milioni di sterline all’anno. Questo garantirà a Moyes un budget di mercato più ampio nelle prossime sessioni di trasferimento, permettendo all’Everton di tornare competitivo ad alti livelli.I noltre, Dan Friedkin è già in trattative per chiudere un accordo sui diritti di denominazione dal valore di 100 milioni di sterline, che porterebbe nelle casse del club 10 milioni di sterline all’anno per il prossimo decennio.
Se tutto andrà secondo i piani, i problemi legati al Profitability and Sustainability Rules (PSR) potrebbero diventare presto un ricordo del passato, con il nuovo anno finanziario che si chiuderà a giugno.
Insomma, il futuro dell’Everton appare più luminoso che mai. I Toffees hanno finalmente una visione chiara e ambiziosa, e con i Friedkin al comando, il meglio potrebbe ancora venire.
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