Ma cosa ha detto Montero alla Juventus per riuscire a innescare la clamorosa rimonta di Bologna, dove i bianconeri erano sotto di due gol e completamente imbambolata, succube dell’entusiasmo Champions dei rossoblù? Montero, in piedi davanti alla panchina, non diceva niente, ma sul volto aveva un’espressione di vera sofferenza: lui che prima ancora di vincere, considera fondamentale combattere, aveva davanti a sé una squadra un po’ inerme. Poi la trasfigurazione nella ripresa.
Bologna-Juve, cos’è successo negli spogliatoi
Quindi? Cos’è successo negli spogliatoi? Curiosamente, Montero non ha gridato, né usato termini particolarmente forti. Ha parlato con toni normali e, prima di tutto, ha ricordato ai giocatori che stavano vestendo la maglia della Juventus e che non potevano disonorarla perdendo in modo indegno la partita. Una sconfitta brutta, con tanti gol e senza combattere avrebbe macchiato la bella festa di mercoledì per la Coppa. Poi ha cercato di mettere ottimismo. Ha preso Chiesa e gli ha detto: «Se facciamo un gol vedrai che la pareggiamo». Ed effettivamente è andata proprio così…Poi, onestamente, nel dopo partita ha spiegato come nella prima parte della partita la Juventus era ancora reduce dalle emozioni di mercoledì e nella seconda parte era il Bologna a essere distratto dall’imminente festa per la qualificazione Champions. Insomma, lo spettacolare 3-3 è stato anche frutto delle reciproche distrazioni. Come sempre, Montero resta con i piedi per terra.
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