L’Inter, rinnovandogli il contratto fino al 2026, ha messo una postilla: può risolvere unilateralmente con un anno di anticipo. I tanti infortuni patiti fin qui dall’ex Lazio hanno convinto il club a proseguire con De Vrij e non con lui, ma quasi tre mesi dopo l’ultimo ko, Acerbi è tornato subito determinante…
La vita sportiva (e non) di Francesco Acerbi potrebbe essere paragonata a una montagna russa: prima su, poi giù, poi ancora su e così via. Un continuo saliscendi. Di prestazioni in campo, di prese di posizione fuori, di amori idilliaci naufragati in rapporti complicati. Al Milan, al Sassuolo, alla Lazio, all’Inter. Lo dice la sua storia. La costante, però, è una: quando gioca, la sua presenza si sente. Ancor più di quanto si patisca la sua assenza quando non c’è. Ragionamento cervellotico? Forse, ma il campo dice che è esattamente così: quando Acerbi è infortunato gioca De Vrij e non fa sentire l’assenza dell’ex Sassuolo, ma quando Acerbi gioca il livello di tutta la difesa si alza.
