La storica qualificazione del Bologna alla prossima Super Champions League schiude orizzonti rosei per il bilancio del club rossoblù. Il nuovo format della competizione assicurerà almeno 8 partite a ciascuno dei 36 club iscritti alla grande corsa verso il traguardo finale. Sotto lo striscione, accanto alla Coppa ci sarà un montepremi di 2,47 miliardi di euro, rispetto ai 2 miliardi di euro dell’ultimo triennio 2021-2024. Il sito specializzato Calcio e finanza ha curato un’approfondita simulazione dei possibili introiti felsinei, così articolata.
– Bonus di partecipazione alla fase a girone unico: 18,62 milioni di euro (+3,2 milionii rispetto all’edizione che ci concluderà il primo giugno a Wembley con la finale Borussia Dortmund-Real Madrid), quota suddivisa in un acconto iniziale di 17,87 milioni di euro e un saldo successivo di 750.000 euro.
– Bonus per i risultati: le vittorie (2,1 milioni) e i pareggi (700 mila euro) varranno meno rispetto ad ora (rispettivamente 2,8 milioni e 930 mila euro), ma un bonus extra è previsto per il piazzamento nella classifica finale: ogni club riceverà una somma basata sulla propria graduatoria cal termine della prima fase. L’importo totale disponibile per il bonus sarà diviso in 666 quote uguali. Il valore iniziale di ogni quota sarà di 275 mila euro. La squadra con la classifica peggiore (ultimo posto) riceverà 275mila euro, cifra che Calcio e finanza ha considerato nelle stime sui ricavi minimi del Bologna.
– Il “value”, cioè il valore: con questo nuovo strumento, l’Uefa accorpare market pool (il valore del mercato dei diritti televisivi) e il ranking storico/decennale. La somma complessiva che sarà distribuit,a andrà divisa in due parti.
L’europea, legata al mercato dei diritti tv del continente, distribuita in base a un ranking creato utilizzando la media tra il peso del singolo mercato nazionale e il ranking UEFA su cinque anni; la non europea, legata al ranking storico/decennale, esclusi però i punti guadagnati per i titoli conquistati nella storia. Fra annessi e connessi, Calcio e Finanza prospetta per il Bologna un incasso minimo complessivo di incasserà 36,5 milioni di euro, così suddiviso:
1) Bonus partecipazione: 18,62 milioni di euro.
2) Posizione in classifica: 275 mila euro
3) Quota minima europea “value”: 13,45 milioni di euro.
4) Quota minima non europea “value”: 4,16 milioni di euro
Totale: 36,51 milioni di euro
A questa somma vanno naturalmente aggiunti gli incassi al botteghino per le quattro partiture interne della prima fase che, si presume, registreranno il tutto esaurito al Dall’Ara. Per questo non è difficile ipotizzare 40 milioni di euro quale quota minima di entrate Champions League, il che garantirà un ulteriore margine di manovra sul mercato estivo di rafforzamento, a un club forte di una proprietà molto solida. Dove, una volta di più si comprende la grandezza dell’impresa firmata da Thiago Motta e dalla sua squadra.
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