“Ho una sensazione bellissima” rivela il tecnico nerazzurro a poche ore dalla finale Champions di Monaco contro il Psg. Barella: “Dopo le cadute bisogna rialzarsi. Proviamo a chiudere un cerchio”
Tutti in coro, tutti per un unico obiettivo: “l’ultimo passo”. Lo ripetono tutti. Inzaghi, Lautaro, Barella. I simboli di questa Inter, che domani si giocherà la storia nella finale di Champions League contro il Psg a Monaco di Baviera. “Io sto bene, ho una bellissima sensazione – rompe il ghiaccio il tecnico nerazzurro -. Giocare una finale è il sogno di qualsiasi allenatore e giocatore. Metteremo tutte le nostre forze e la nostra voglia. Approccio diverso rispetto ad Istanbul? Sicuramente la finale di due anni fa ci può aiutare nella preparazione per arrivare nel modo giusto. Ci siamo preparati bene, non deve essere una ossessione ma abbiamo lavorato il gruppo al completo, può aiutarci per arrivare nel modo giusto. Aver giocato qua col Bayern e averlo eliminato ci ha dato grande forza col Barcellona”. Poi un accenno più tecnico: “La formazione? Giocherà chi sta meglio. Vediamo ancora un attimino…”. Inzaghi prova a scombinare le carte alla vigilia, ma in realtà è tutto pronto: “Se Pavard mi dimostrerà anche oggi di essere al massimo ci sarà. Il risultato inciderà nelle mie scelte? No, io sto bene qui, ho tutto quello che voglio per far bene e togliermi delle grandissime soddisfazioni”.
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Barella non nasconde la solita carica: “Abbiamo un bellissimo ricordo di Monaco di Baviera, quella sera giocammo alla grande, da Inter. Cercheremo di replicare la gara, di regalarci un bel finale. La gara sarà simile a semifinale e quarti: rispettiamo tutti, anche il Psg. Serve la consapevolezza che dovremo soffrire, dovremo fare una partita da Inter, essere compatti e poi fare gol quando capita”. E non dimentica Istanbul: “Dopo le cadute bisogna rialzarsi. Noi lo abbiamo fatto in questi anni. Si poteva fare meglio, ma ora ci giochiamo la partita più importante della stagione, nella competizione più importante del mondo. Cercheremo di non rimanere senza trofei, faremo il possibile per riportare a casa la coppa. Sarebbe la chiusura di un cerchio”.
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Infine chiude il capitano nerazzurro, che prova a nascondere un po’ di quella sana tensione di chi si sta giocando la storia: “Non sono teso, mi godo ogni momento perché arrivare a questo punto è difficilissimo: raggiungere due finali in tre anni significa tanto. Stiamo lavorando bene, la squadra ha valore, però bisogna fare l’ultimo passo. Nelle ultime ore prepareremo gli ultimi dettagli. Servirà essere perfetti per portare a casa questa coppa che manca da 15 anni. Se ho preparato un discorso speciale da fare alla squadra? No, nessuno. Mi esce tutto sul momento. Domani però dirò tantissime cose perché ce lo siamo meritati e ci dobbiamo goderci ogni secondo, cercando di trasformare questo sogno in realtà. Il Psg non è favorito, sarà una partita da 50-50. Hanno tantissimo valore e grandi giocatori, stanno bene e vanno rispettati. Quella di domani sarà la gara che deciderà tutto, spero siano tutti belli carichi”. Sky, poi, mostra a Lautaro un video emozionale che racchiude i saluti di tutti i suoi affetti, dal padre ai figli. E il Toro si commuove: “È difficile parlare, loro sono quelli che mi spingono a non mollare mai. Si meriterebbero questa coppa. Tutto quello che io sono lo devo a loro: a mio padre che mi ha trasmesso questo amore, a mia mamma che non mi ha mai fatto mancare nulla, a mia moglie e ai miei figli”.
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