Il tecnico giallorosso alla vigilia dell’ultimo match contro il Torino: “Siamo in Europa ma non sappiamo quale”. E cita anche Trapattoni
Certi momenti arrivano all’improvviso, anche se sei preparato da mesi. Quella di oggi è stata l’ultima conferenza stampa di Claudio Ranieri da allenatore alla soglia delle 501 partite in serie A che lo porterà al fianco di Radice nella top 11 di sempre della storia. Contro il Torino la sua Roma si gioca un miracoloso accesso in Champions o Europa League, e saranno 90’ di fuoco prima dell’emozione finale. “Sono concentrato sulla partita, poi nei giorni seguenti penserò a tutto ciò che è accaduto – inizia Ranieri -. I voti li dà la critica, io ho dato tutto me stesso, come ho sempre fatto, a volte è andata bene, a volte male, fa parte della vita. A volte devi conoscere l’amaro per apprezzare il dolce. Fatemi arrivare alle 23 di domenica, ma non sono bravo ad esternare le mie emozioni, l’ho vissuto l’anno scorso a Cagliari, ero sicuro che sarebbe finito tutto, ero rilassato. E penserò a questo, a stare bene con le persone che amo”.
roma, occhio al torino
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Ma il tecnico avvisa sulla pericolosità del match di domenica sera. “Il Torino ha grandi giocatori e un allenatore giovane ma bravissimo – continua -. Vorranno chiudere bene davanti al loro pubblico quindi dovremo stare attenti. Siamo in Europa ma non sappiamo in quale competizione, dobbiamo uscire dal campo consapevoli di aver dato tutto. Questo è un campionato molto bello, tutti stanno lottando fino alla fine”. Poi cita Trapattoni: “Non dobbiamo dire gatto se non ce l’hai nel sacco, e quello di domenica sera è un gatto a nove code”. Da valutare ancora le condizioni di Dovbyk. “Si è allenato sotto il controllo medico – ha detto Ranieri – domani me lo daranno disponibile per l’ultimo allenamento e vedremo. A Torino credo che verranno in panchina anche Dybala e Pellegrini”.
il futuro di ranieri
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Pochi gli spunti per il futuro da parte di Ranieri. “Nuovo allenatore? Non verrà annunciato il primo luglio, era una battuta – sorride Sir Claudio in riferimento all’intervista di oggi su Repubblica -.Io non penso a come verrà accolto, penso che quando andrà via i tifosi saranno dispiaciuti. Sono soddisfatto di quello che sono riuscito a fare in questi 7 mesi. C’è tanto da lavorare insieme, ma la strada che è stata tracciata mi piace. Non verranno fatte rivoluzioni nella rosa, ma dobbiamo migliorare qualcosa. Concordo sull’analisi che il Milan è più forte di noi, anzi per me è la squadra più forte del campionato. Sono arrivati sotto perché non sono riusciti a fare squadra ma noi non siamo a quel livello di qualità. Cercheremo di migliorare, dobbiamo costruire una Roma che faccia sognare i nostri tifosi, che ci hanno dato l’amore e la volontà di arrivare dove all’inizio non pensavamo”.
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