Ranieri: “Champions? Ci proviamo, ma la Juve ha più chance di noi”

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L’allenatore giallorosso: “Serata incredibile, indimenticabile. E’ giusto che io mi faccia da parte e che si inizi un nuovo mandato”

Francesco Balzani

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Niente politica, ma soprattutto niente scommesse sulla Champions. Il giorno dopo la grande festa che gli dedicato l’Olimpico, Claudio Ranieri è intervenuto a ‘Un Giorno da Pecora’ su Rai Radio 1. ”Sono tutti entusiasti perché sono una persona normale? E’ strano, è vero, ma mi fa piacere perché vuol dire che apprezzano sia l’allenatore sia l’uomo e questa è una cosa importante per me. La serata di ieri è stata incredibile, indimenticabile”, ha esordito il tecnico che contro il Milan ha toccato quota 500 panchine in serie A e al quale è stata dedicata la passerella d’onore all’Olimpico. Ranieri si è commosso e mano nella mano col nipotino Orlando ha percorso il giro di campo tra i cori di tutto lo stadio e qualche inevitabile lacrima. 

CHAMPIONS E SCUDETTO

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Ma torniamo all’intervista. Complice anche la presenza del senatore Maurizio Gasparri (tifoso romanista) Ranieri è stato coinvolto in un dibattito politico: “Io Mattarelliano? Si vede che adesso abbiamo bisogno di normalità. Tutti questi social, meme, intelligenza artificiale… mi viene da dire questo. Mattarella aveva detto che non avrebbe fatto il secondo mandato? Io ho fatto pure il terzo! Il Capo dello Stato non lo può fare, ma io l’ho fatto”, ha scherzato Ranieri. Che si fa serio quando parla della corsa Champions che vede la Roma ancora in corsa a 90’ dal termine. “Noi non andremo in Champions League – sentenzia Sir Claudio – ci proveremo con tutte le nostre forze ma credo che la Juventus abbia più chance di noi. Non è semplice a Venezia, è vero ma la Juve è forte. La vittoria contro il Milan? Avevo detto ai miei giocatori di fare attenzione perché il Milan, per me, ha i giocatori più forti del campionato italiano. Magari non sempre giocano da squadra, ma quando lo fanno sono dolori per tutti. Come fanno a essere noni? Onestamente non lo so, forse non sono riusciti a fare squadra ma quando l’hanno fatto hanno battuto due volte l’Inter”. A tal proposito Ranieri dice la sua anche sulla volta scudetto col Napoli: “Ho allenato entrambe, che vinca il migliore. Noi giocheremo domenica, bisognava giocare in contemporanea e va bene così”. 

Il FUTURO

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 Inevitabili le domande sul futuro. “Quando smetterò di allenare dovrò pensare a fare il bene della Roma in un altro modo, molto importante e molto difficile”. Ultimi tentativi di persuasione, ma Ranieri li rimanda gentilmente al mittente. “Sono convinto delle mie scelte – ha detto il tecnico -. E’ giusto che la Roma vada avanti, che io mi faccia da parte e che si inizi un nuovo mandato. Il nuovo allenatore è di sicuro è più giovane di me. Candidarmi in politica? No, grazie. Io so i miei limiti e i miei difetti, so dove posso arrivare e dove no. Premier e allenatore sono due mestieri diversi, da tecnico studi gli avversari mentre a volte nei partiti hai avversari all’interno. Sono molto democratico, purché si faccia quello che dico io”. Infine sul giocatore più forte mai allenato si schiera in difesa: ”Non lo so, dicendone uno ne farei scontenti altri. Mi astengo, da buon democristiano (ride, ndr). Referendum? Non si può dire, i miei genitori mi hanno insegnato che il voto è segreto”.



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