Sampdoria retrocessa in Serie C: decisiva la trasferta sul campo della Juve Stabia

allgossip9@gmail.com
3 Min Read

La squadra di Evani aveva l’obbligo di vincere sul campo della Juve Stabia e sperare nei passi falsi soprattutto di Brescia, Frosinone e almeno una tra Cittadella e Salernitana. Ma non è andata così




Dal nostro inviato Gregorio Spigno

Prima squadra retrocessa per la prima volta nella storia in Serie C, giovani retrocessi in Primavera 2, Women retrocesse in Serie B. Fare peggio di così era possibile? A sensazione, la risposta è un “no” secco, lapidario, indiscutibile. La Sampdoria chiude la stagione peggiore di sempre centrando la terza retrocessione su altrettante squadre professionistiche, dai “grandi” ai ragazzi passando per la squadra femminile. Giù tutte. Un disastro totale, per certi versi assurdo, che complica maledettamente il futuro della società. L’ultima retrocessione in ordine banalmente cronologico è la più pesante, la più indigesta, la più cocente. Quella della prima squadra guidata da Alberico Evani: non è bastato nemmeno riportare in blucerchiato i protagonisti della Sampd’oro – oltre ad Evani allenatore anche Lombardo vice e Mancini come consulente – per cercare di trasmettere ad una squadra senz’anima un po’ di quella “sampdorianità” necessaria per svoltare. Fatale la trasferta di Castellammare contro la Juve Stabia che aveva il compito di difendere il 5° posto in classifica in ottica playoff.

all’inferno

—  

Ultimissima la Samp femminile, penultima la Primavera, terzultima la prima squadra. Uno, due, tre. Tutte in fila. L’annus horribilis dei blucerchiati si chiude così con la retrocessione più dura nella storia del club, soprattutto considerando quelle che erano le premesse di una stagione che avrebbe dovuto essere tutta diversa: l’arrivo del direttore sportivo Accardi che dalle parti di Bogliasco veniva considerato tra i migliori in Italia, i grandi acquisti estivi rivelatisi poi non all’altezza (la coppia d’attacco Coda-Tutino su tutti), le ambizioni promozione. È stato tutto diverso. Qualcosa si è rotto subito con l’esonero di Andrea Pirlo in agosto, dopo la terza giornata di campionato. Ma invece che regalare nuova vita ad una squadra in netta difficoltà fin dall’inizio, il licenziamento di Pirlo e la chiamata di Sottil hanno spedito la Sampdoria in un vortice ancora più scuro che Leonardo Semplici non è riuscito ad invertire tra la 17ª e la 32ª giornata proprio dopo l’esonero di Sottil stesso, e su cui anche Evani e soci hanno potuto fare poco. Per i tifosi blucerchiati è l’anno più duro: la Sampdoria retrocede in tre campionati su tre.



Share This Article
Leave a Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *