L’Heraclea Candela sulle orme del “Foggia dei Miracoli” di Zeman

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Gennaro Casillo, con il socio De Vitto, è l’artefice dell’impresa dell’Heraclea Candela. Squadra di un paesino di 2500 persone (con uno stadio da 2000 posti!) che ha vinto l’Eccellenza campana. E ora sogna sempre più in grande

Nicola Lavacca

Di padre in figlio. Portando per la prima volta nella storia il Candela in Serie D Gennaro Casillo ha compiuto un’impresa calcistica, come fece suo papà Pasquale con “Zemanlandia”. Un paesino di 2.500 anime sui Monti Dauni nel Foggiano, in visibilio per aver raggiunto un traguardo impensabile fino a tre anni fa. È lo straordinario successo costruito con tenacia e pazienza da Gennaro, 40 anni, e dal socio Giuseppe De Vitto. 

Una favola calcistica

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L’Heraclea Candela non ha dominato la scena in Puglia, ma nel girone B di Eccellenza campana, dove ha superato avversari blasonati tra cui Battipagliese, Castel San Giorgio, Ebolitana e Agropoli. Nell’ultima gara della stagione la squadra granata ha ottenuto la vittoria decisiva contro il Santa Maria La Carità, inanellando così la terza promozione di fila, tenuto conto che tre anni fa era in Prima Categoria. I duemila spettatori che hanno riempito il nuovo stadio “Mario Mitola” inaugurato a maggio 2022 (molti dei quali arrivati dai paesi viciniori e anche da Foggia) hanno vissuto un pomeriggio di incredibili emozioni. 

L’intuizione e la partita della svolta

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Gran parte del merito è dei due giovani imprenditori del settore cerealicolo, Gennaro Casillo e Giuseppe De Vitto, che hanno avuto l’idea meravigliosa di trasformare il pallone quasi dimenticato in una eccezionale occasione di rilancio sportivo e sociale. Per primeggiare si sono avvicendati sulla panchina granata ben tre allenatori: Sergio Di Corcia in avvio di stagione, poi Carmine Turco e a inizio gennaio il navigato Francesco Farina esperto in promozioni che ha vinto il suo decimo torneo di Eccellenza. L’Heraclea ha mostrato muscoli e qualità, collezionando 23 vittorie e 8 pareggi a fronte di 3 sole sconfitte. La partita della svolta resta il poker di gennaio fuori casa contro la Battipagliese con cui ridusse a un solo punto il distacco dall’allora capolista che successivamente sarebbe stata sorpassata in vetta alla classifica. Con Farina al timone, i granata hanno raccolto 14 vittorie e 2 pareggi, centrando il bersaglio. 

storie di appartenenza

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Un team che ha fatto leva su due candelesi doc: il portiere capitano Rocco Tucci e l’attaccante Antonio Compierchio, nipote di Pietro Maiellaro. Intorno a loro è stato assemblato un organico composto da calciatori di categoria superiore come il 39enne difensore Luigi Manzo, il regista romeno Galdean, Coulibaly, Yeboah Johnson, Marin, Zaldùa, Guti, Bonicelli e De Sagastizabal. Casillo, commerciante in cereali, ha il calcio nelle vene. D’altronde, non poteva essere diversamente avendo ereditato da papà Pasquale la passione pallonara. Il leone alato, che simboleggia l’Heraclea Candela, ora domina sulle dolci colline dei Monti Dauni dopo aver arpionato il calcio dilettante che conta.



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