La prova della squadra arbitrale italiana al Bernabeu, analizzata ai raggi X, il fischietto di Imperia ha ammonito sei giocatori di cui tre blancos
“Non mi piace pensare all’arbitro prima di una partita. Tantomeno dopo”. Così aveva detto Carlo Ancelotti nel commentare la scelta dell’Uefa di proporre l’italiano Massa nel ritorno degli ottavi di Champions del Real Madrid contro il Lipsia. In patria le merengues sono ai ferri corti con la classe arbitrale, specialmente dopo i pasticci combinati da Gil Manzano nella gara col Valencia in Liga ma come se l’è cavata ieri il fischietto di Imperia al Bernabeu?
I precedenti di Massa in Champions League
E’ stato il quarto gettone stagionale per Massa in Champions League (più una gara nelle qualificazioni e una in Europa League) e finora aveva sempre vinto la squadra in trasferta (Shakhtar-Porto 1-3; Galatasaray-Bayern 1-3 e Siviglia-Psv 2-3)
Massa ha ammonito sei giocatori
Coadiuvato dagli assistenti Meli e Alassio, con Di Bello IV uomo, Irrati al Var e Valeri all’Avar l’arbitro ha ammonito sei giocatori: Vinicius, Tchouameni, Kroos (R), Schlager, Raum, Orban (L)
Real Madrid-Lipsia, i casi da moviola
Questi i principali episodi dubbi. Al 54′ Vinicius e Orban vanno a contrasto a centrocampo a caccia del pallone. Il difensore del Lipsia termina a terra dopo il corpo a corpo con il brasiliano: Orban, prima di rialzarsi, dice qualcosa a Vinicius, che si avvicina con fare minaccioso all’avversario e mette le mani al collo di Orban, spingendolo a terra: per Massa però si tratta solamente di cartellino giallo. Di Bello era in traiettoria a bordo campo per vedere quanto successo ma non segnala nulla: il tecnico tedesco Rose si è infuriato, come all’andata per il gol annullato a Sesko. Ci stava il rosso ed è stato un episodio decisivo di Real Madrid-Lipsia perché proprio Vinicius al 65’ ha segnato il gol delle merengues.
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