Il tecnico verso Bologna senza Yildiz, squalificato anche contro la Lazio. Vlahovic, recupero sul filo. E Koop resta in dubbio
Mi chiamo Igor Tudor e risolvo problemi. Il Mr Wolf juventino, un po’ come succede nei videogiochi, superato un livello di difficoltà passa a quello successivo. Quello di domenica a Bologna sarà il più importante da quando ha ereditato la panchina di Thiago Motta a fine marzo. Questione di posta in palio, avversario e uomini a disposizione. La Signora si gioca il primo dei due spareggi Champions fuori casa e in emergenza. “Non cerchiamo scuse, troveremo undici giocatori forti da schierare al Dall’Ara”, il ritornello di Igor. Dove finisce la convinzione, comincia la motivazione. Tudor tira dritto, allontanando i possibili alibi dalla Continassa, seppur mai come stavolta si troverà costretto a fare la conta dei disponibili e a valutare la formazione anti Bologna non solo con il suo vice Ivan Javorcic, ma pure con dottori e fisioterapisti. Aggiustata la corsa all’Europa che conta, con la riconquista provvisoria del quarto posto, adesso l’ex difensore dovrà divertirsi come con i “Lego” a rimontare la sua Juventus. A partire dall’attacco, smantellato da squalifiche (Yildiz) e infortunati che corrono sul filo per Bologna: da Vlahovic a Koopmeiners. Igor, in attesa di notizie dai medici, si concentra sulle soluzioni disponibili al momento. E sugli aspetti positivi. Kolo Muani e Nico Gonzalez si sono sbloccati con il Monza, mettendo fine a digiuni da record: 125 giorni per l’argentino, 79 per il francese. Tolto il tappo e scacciato un bel carico di pressione, l’allenatore della Juventus confida che l’attaccante in prestito dal Psg e l’ex Fiorentina trovino continuità in Emilia. Più che una speranza, una esigenza. Kolo Muani (6 gol) sarà il centravanti titolare e Nico (4) gli giostrerà attorno nel classico 3-4-2-1 di Tudor. Per l’altra casella offensiva si scalda Francisco Conceiçao, mai titolare con il nuovo tecnico. Una bella chance per il portoghese, fermo al gol di febbraio nel derby d’Italia e con il futuro sempre più in bilico.
Doppio stop e multa
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Un tridente inedito e senza punti di riferimento per provare a compensare l’assenza di Kenan Yildiz, molto più che un numero 10 per Tudor. Il turco è l’attaccante che ha segnato di più (2 gol) sotto la sua gestione. Ieri il giudice sportivo ha confermato quello che tanto Yildiz quanto la Juventus temevano da domenica sera dopo la gomitata della stellina ad Alessandro Bianco del Monza e il rosso diretto. L’ingenuità costerà a Kenan due giornate di squalifica (Bologna e Lazio), 10 mila euro di ammenda più la multa prevista dal regolamento interno del club.
Vlahovic e Koop
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Conto salato pure per Tudor, costretto a ridisegnare l’attacco visto che saprà soltanto in extremis se potrà recuperare Vlahovic e Koopmeiners. O almeno uno dei due. Il serbo è reduce da un affaticamento e sta facendo il possibile per tornare tra i convocati in tempo per Bologna: ieri il numero 9 si è allenato ancora a parte, ma la fiducia è segnalata in crescita. Saranno decisivi i provini di giovedì e venerdì. Koop (infiammazione al tendine d’Achille) è considerato un po’ più indietro di Vlahovic, ma l’appuntamento di domenica è talmente importante che fino alla vigilia verrà fatto il massimo per portare l’ex atalantino in panchina al Dall’Ara. Se l’attacco sarà inedito, la difesa resta un rebus: Gatti ha ripreso a correre (punta Lazio o Udinese) e Kelly salterà almeno due partite (Bologna e Lazio). Tudor ha diverse idee e sfrutterà questi giorni per testarle: la prima è l’arretramento di Cambiaso nel terzetto difensivo con Kalulu e Veiga. Ma le alternative non mancano: da Savona a Locatelli.