Serviranno mesi di udienze per arrivare a un verdetto sulla scomparsa del Pibe, per il patron del club siculo il colpevole è l’avvocato Matias Morla
Quanto accaduto ieri in aula nel processo per la morte di Maradona, trasmesso in diretta streaming dalla Corte Suprema della provincia di Buenos Aires sul suo canale ufficiale Youtube, con l’esposizione della foto choc di Diego morto col ventre rigonfio, è stato solo il primo atto di una vicenda che durerà a lungo sulle possibili responsabilità dell’équipe medica che lo aveva in cura . Ci saranno lunghi mesi di udienze, in cui dovranno deporre più di 100 testimoni, e il verdetto è previsto per la metà dell’anno .
Le sanzioni possibili per gli imputati
Il processo è classificato come “omicidio semplice con dolo” e la pena prevista per questo reato è compresa tra gli otto e i venticinque anni di carcere . Tuttavia, se il tribunale determina che il reato è stato commesso per negligenza, le pene saranno molto più basse: da uno a cinque anni. Dei sette imputati (un ottavo sarà sottoposto a un processo parallelo), la posizione più complicata è quella di sono Leopoldo Luque , neurochirurgo e medico di base di Diego, dello psicologo Carlos Díaz e della psichiatra Agustina Cosachov.
Chi sono gli imputati
Gli altri sono Ricardo Almirón (infermiere), Mariano Perroni (caposala), Pedro Pablo Di Spagna (medico clinico) e Nancy Edith Forlini (coordinatrice medica dell’assicurazione sanitaria). L’ottava è Dahiana Madrid, un’infermiera, che ha richiesto un processo con giuria e che sarà processata a luglio.
La data del verdetto
Inizialmente l’elenco dei testimoni superava i 200 nomi, ma si decise di ridurlo a un numero inferiore (circa 120) per evitare che il processo si protraesse troppo a lungo. In tribunale compariranno i figli di Diego, Claudia Villafañe , Matías Morla, esperti, medici, giornalisti e amici. In questo quadro, si prevede che la chiusura delle udienze avrà luogo a metà luglio e, se non si verificheranno imprevisti, il verdetto sarà reso noto ad agosto, dopo la pausa giudiziaria.
L’accusa del presidente del Trapani
Le polemiche accompagnano questo processo da ancor prima che fosse iniziato. Il figlio napoletano dell’ex fuoriclasse, Diego jr, assicura che il padre è stato ucciso e chiede giustizia. Dello stesso avviso è anche il presidente del Trapani Antonini, amico di Maradona, che ha lanciato accuse precise a Radio CrC: “Ho delle informazioni che possono provare che Maradona è stato assassinato. Matias Morla ha cercato di mettere le mani sul capitale di Maradona, è lui il vero responsabile di quello che è accaduto. Ho da anni tutta una serie di informazioni che gestivo direttamente perché spesso con Diego andavamo in viaggi di lavoro in Venezuela, Cuba, Messico, Nicaragua.
Insomma, ne ho viste di cotte e di crude per cui potevo scrivere un libro. C’erano personaggi che ruotavano intorno a Diego, soprattutto negli ultimi anni, che hanno contribuito in maniera chirurgica a quello che è successo. Mi riferisco in particolare a chi gestiva la parte legale di Diego che gli faceva firmare tutto ciò che doveva firmare anche quando Diego non era in condizioni di riconoscere neanche se stesso allo specchio. Tutte queste cose sono successe da anni”.
Poi fa il nome dell’avvocato Matias Morla: “È il principale responsabile e il principale colpevole della morte di Diego, perché è lui che ha nominato le persone che facevano parte del suo entourage che si occupavano anche di controllarlo, ma che in realtà lo facevano ubriacare e lo facevano ridurre in condizioni impresentabili per poi abbandonarlo. Matias Morla si occupava della scelta del medico e delle strutture su cui Diego si poteva appoggiare. Potrei stare dieci giorni a raccontare tutto quello che ho visto. Cose clamorose”.